R.U.
TERNI – Si è salvata persino la Ternana, che pure sembrava davvero messa male. Non si salvano i Dem di Terni, che continuano a dilaniarsi nelle loro lotte intestine.
La segreteria provinciale senza guida. Pierluigi Spinelli è stato rimosso dal collegi dei probiviri, in quanto la sua elezione non è stata ritenuta regolare. La sua corrente, Casa democratica, ha fatto ricorso al Nazzareno. La battaglia, da locale diventa nazionale. Tutto questo mentre il mondo ternano cambia velocemente. Non solo il salvataggio in extremis della Ternana. In Comune e in Provincia c’è Bandecchi che fa il bello e il cattivo tempo. L’opposizione dei Dem non è pervenuta. Il gruppo consiliare di Palazzo Spada è rimasto orfano di Francesco Filipponi, e di Maria Grazia Proietti. Dalla partenza dei due per il capoluogo di regione, il Pd non sembra aver trovato punti alternativi di riferimento. L’avvocato Emidio Gubbiotti, eletto capogruppo, sembra troppo assorbito dalla sua professione. Pierluigi Spinelli è impelagato nelle beghe interne e non ha tempo per dedicarsi alla battaglia dell’aula. Insomma, gli unici a battere colpo sono i giovani subentrati a Filipponi e Proietti: Leonardo Patalocco e Michele Di Girolamo, sono chiamati a farsi carico della Bandiera del Pd. Un partito, dunque, sempre più intento a regolare i propri conti interni che a confrontarsi con la realtà.
Intanto per superare lo stallo del congresso provinciale si starebbe provando a lavorare ad una soluzione “istituzionale”, la quale starebbe prendendo corpo per sostituire Spinelli. Ben vista da una parte di “casa democratica” (la mozione di Spinelli) e ovviamente da tutti gli altri membri dell’assemblea espressione della mozione “passione democratica”.
