TERNI – «Nel progetto stadio-clinica ci ho sempre creduto, tantissimo. Basti pensare che all’epoca, grazie al grande sforzo degli uffici comunali, il consiglio comunale dette il via libera al progetto dichiarando il pubblico interesse». Leonardo Latini, l’ex sindaco di Terni, ricorda ogni passaggio. Da quello del maggio 2021 con il via libera dell’assise a quello del 2022: «Ricordo bene anche la delusione quando leggemmo gli esiti della conferenza dei servizi decisoria nel 2022. Però ci rimboccammo le maniche per rimettere in piedi le cose e assicurarci una nuova programmazione sanitaria che andasse bene per tutta la nostra città. Fu la prima volta che la Regione Umbria cambiò davvero rotta su Terni per la sanità, sia pubblica che privata.
Adesso siamo a un punto cruciale: o troviamo un accordo sensato, o finiamo per far degenerare tutto in una guerra che rischia di affossare l’intero progetto». «Le soluzioni, nel pieno rispetto delle regole – evidenzia Latini – ci sono. Occorre mettersi a tavolino, tra istituzioni, con la giusta serietà e competenza e andare a vedere in primo luogo se c’è ancora la volontà della Regione di venire veramente incontro alle necessità di Terni, poi individuare la strada – che c’è – da intraprendere. Ma, per fare questo, occorre mettere gli interessi di tutta la città davanti a quelli dei singoli o delle fazioni, accantonando preclusioni ideologiche e logiche di campanile incentrate sul capoluogo di Regione. Facciamolo per Terni».


