«Il Pampepato di Terni Igp lo posso chiamare panpepato: è corretto»

Simona Meloni replica a Umbria7: «E’ contemplato nel disciplinare». Ma sulla promozione del territorio Comune e Regione non parlano la stessa lingua

TERNI – Pampepato o Panpepato? L’assessora al Turismo della Regione dell’Umbria si appella al disciplinare.  Simona Meloni lo chiama Penpepato. «E’ giuridicamente corretto»,  chiarisce a Umbria7. Ma sulla promozione del territorio, Regione e Comune di Terni continuano a parlare lingue diverse. La polemica sul Pampepato di Terni Igp accesa dallo spot che la giunta Proietti ha girato in una pasticceria di Narni, non riguarda soltanto un’inquadratura infelice, ma la contrapposizione tra la promozione che la Regione fa di quel dolce tipico Terni (e provincia) e quella che, faticosamente, stanno portando avanti produttori del Pampepato di Terni Igp, Comune e Confartigianato. Alla vigilia del festival cultural-gastronomico che celebra uno dei simboli della pasticceria ternana, con un ricco palinsesto di eventi  pensati per appassionare, incuriosire e meravigliare il grande pubblico – sulle locandine, sui manifesti e perfino sui muri Sweet Pampepato è scritto con una M grossa come una casa novembre –  Regione e Comune di Terni continuano a discutere rendendo ancora più pepato quel panetto di cioccolato e spezie che è già piccante di suo.  

Dopo la bocciatura del video di promozione “autunno inverno 2025-2026” da parte dell’ex sindaco di Terni Latini e dell’attuale assessore al commercio Renzi,  l’assessora regionale al Turismo Simona Meloni ha difeso lo spot definendo “speciose” le polemiche e rivendicando un’attenzione mai avuta prima verso il dolce ternano.

Nella sua nota, Meloni richiama il disciplinare IGP per giustificare l’uso della parola “Panpepato”, sostenendo – implicitamente – che si tratti comunque di una denominazione corretta, tralasciando che il disciplinare è stato scritto per proteggere il prodotto da imitazioni, includendo sia la forma tradizionale locale sia quella più diffusa in letteratura gastronomica. Ma sul piano identitario la M non è un dettaglio: da anni operatori, associazioni e Comune di Terni hanno intrapreso un percorso di valorizzazione che punta con decisione sulla forma “PaMpepato”.

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