TERNI – Che tempi, quando negli eredi del PCI si discuteva degli incarichi da sindaco, assessore, presidente di Asm, di Enit, di Afm (le farmacie comunali), dell’Usl e dell’azienda ospedaliera, dell’Atc. Erano i tempi in cui i dem regnavano sovrani a Terni ed erano capaci di eleggere anche un deputato e un senatore. Ora, la discussione si è ridotta di molto.
E’ incentrata non sulle poltrone ma sugli sgabelli. Il tira e molla sulla segreteria provinciale, giocato a anche colpi di ricorsi che hanno interessato i probiviri nazionali, sembra essere finalmente arrivato al capolinea. Ci sarebbe, come anticipato da Umbia7, una maggioranza (seppure modesta) su Andrea Delli Guanti, altra figura del Pd di vent’anni fa, altro personaggio di quel Pd ternano che guarda al futuro ma che non riesce proprio a dimenticare il Novecento.
Pierluigi Spinelli, il segretario provinciale sul quale sono fioccati i ricorsi, si accontenterebbe di andare a fare il vice segretario regionale. Per Spinelli sarebbe pronta anche la poltroncina di capogruppo. In questo caso nessuna lite feroce perché Emidio Gubbiotti (attuale capogruppo) farebbe volentieri le valige per dedicarsi alla professione di avvocato.
Gubbiotti, qualche mese fa, era stato salutato come una risorsa che poteva dare molto al gruppo consiliare mettendo a disposizione la sua competenza legale. Pochi mesi e lo stesso Gubbiotti ha constatato che gli impegni professionali e la passione politica non sempre vanno d’amore e d’accordo. Per il Pd si tratta di un altro investimento che non ha dato i risultati sperati per un gruppo che ha perso smalto ed efficacia politica da quando Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti si sono trasferiti in Regione.
In fase di rodaggio i giovani Leonardo Patalocco e Michele Di Girolamo, che rappresentano l’investimento di lungo termine.
