TERNI – Spartiti completamente diversi per il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, e per la presidente della Regione, Stefania Proietti. Nella mattinata di martedì il sindaco fa toc, bussa con forza alla porta della Proietti per ingaggiare una nuova battaglia sul nuovo Santa Maria e sui rapporti tra Palazzo Spada e Palazzo Donini. Un attacco durissimo quello del sindaco Bandecchi, che scomoda addirittura Calamandrei, paragonando la Proietti ad un gerarca assetato di potere e statue.
Bandecchi è furioso. Non ha digerito il piatto della sera prima della governatrice Proietti: l’annuncio della presentazione dello studio per le migliori ubicazioni del nuovo ospedale. Stefania Proietti farà una conferenza stampa sabato 20 dicembre, anticipando di gran lunga il consiglio comunale aperto del 12 gennaio, che avrebbe dovuto, nelle intenzioni del Comune di Terni, dare conto della location ideale.
La Proietti si è mossa in completa autonomia, snobbando sindaco, giunta e consiglio. Come dire che l’ospedale è regionale e la partita è la gioca la Regione. Bandecchi, quindi si adira al tal punto che dà della fasciocomunista alla Proietti, e dice che mai più sarà invitata nel consiglio comunale di Terni.
Ma nel tardo pomeriggio la presidente si presenta proprio a Terni, all’attuale Santa Maria, per tagliare il nastro di un moderno macchinario diagnostico. Prima della cerimonia la Proietti si trattiene con i giornalisti e fa di tutto per non buttare nuova benzina sul fuoco. Alle doman de dirette su Bandecchi, glissa e ribadisce che il 20 dicembre i ternani avranno contezza sull’ubicazione della nuova struttura sanitaria umbra.


