TERNI – Il vecchio Santa Maria ha ancora il suo fascino. E in molti sono fermamente convinti che l’unico percorso praticabile per avere un ospedale moderno ed efficiente, sia quello che punta a recuperare, in parte, la vecchia struttura. Il Comitato per la difesa e il rilancio del Santa Maria ribadisce le proprie proposte, visto che peraltro fino ad oggi per il nuovo ospedale non è stata decisa una location e né, tantomeno, sono stati reperiti gli oltre 500 milioni di euro che servono per realizzarlo.
Un mega investimento che, conti alla mano, sostengono quelli del Comitato, dissanguerebbe le casse della sanità pubblica, con rate annuali di ammortamento ci oltre 30 milioni di euro ogni anno. Denari che sarebbero distolti dall’acquisto di apparecchiature e di quella strumentazione sempre più all’avanguardia che oggi fa la differenza nella medicina.
Il percorso più realistico, sempre secondo il Comitato, è investire circa 150 milioni per realizzare un nuovo volume di 6 piani per le degenze dove oggi sorge la palazzina che ospita gli uffici tecnici e la sala conferenze, e al tempo stesso di ristrutturare l’esistente. Con tempi decisamente inferiori ( dai 3 ai 5 anni). Gli interventi di riqualificazione permetterebbero di abbattere barriere strutturali del vecchio Santa Maria, come quelle che, ad esempio, impediscono un adeguato utilizzo degli ascensori. Investire sull’attuale Santa Maria vorrebbe dire anche risparmiare sui costi di urbanizzazione, utilizzare parte dell’attuale rete viaria utilizzare parte dell’attuale rete viaria, non consegnare un buco urbanistico di 80mila metri quadrati.


