La scomparsa di Davide Tizzano, oro olimpico a Seul e Atlanta, sconvolge il mondo dello sport e della politica

Terni, Piediluco e il movimento del canottaggio piangono un presidente che ha amato l’Umbria più di ogni altri

TERNI – Terni, Piediluco, il movimento del canottaggio e il mondo della politica, piangono Davide Tizzano, il presidente della Federcanottaggio scomparso ieri all’età di 57 anni. «A 11 anni il padre Giuseppe – ricorda la Fic – lo iscrisse al Circolo Canottieri Napoli, la sua città. Il talento fu subito evidente: nel 1982 Davide Tizzano venne inserito nel progetto pilota ‘Giovani Talenti’ e si trasferì al College di Piediluco con l’obiettivo, raggiunto, di vincere la medaglia olimpica entro dieci anni».

Anche il commissario straordinario del Coni Umbria, Riccardo Giubilei, e il delegato del comitato regionale Umbro della Fic e presidente del Circolo Canottieri Piediluco, Fabio Paparelli, esprimono profondo cordoglio per la prematura scomparsa «di un amico e un dirigente sportivo di primo livello». «Davide Tizzano – ricorda Paparelli – era stato eletto solo un anno fa, presidente nazionale della FIC. Davide Tizzano — oltre ad essere un due volte medagliato d’oro olimpico nel canottaggio (oro nel quattro di coppia a Seul 1988 e nel doppio ad Atlanta 1996) aveva un rapporto profondo e duraturo con Piediluco e il mondo del canottaggio italiano sia come atleta giovanile ieri, sia come dirigente sportivo oggi.

All’età di 14 anni, Tizzano venne selezionato per il progetto “Giovani Talenti” e si trasferì al College di Piediluco — il centro federale di formazione remiera situato sul lago di Piediluco — con l’obiettivo di diventare un campione olimpico. Quel trasferimento segno’ l’inizio della sua carriera internazionale: da qui è partita la sua crescita fino alle medaglie mondiali junior e, successivamente, ai successi olimpici. Eletto Presidente della Federazione Italiana Canottaggio alla fine del 2024, era fortemente legato a Piediluco, ed in questi mesi di presidenza ha assicurato una presenza costante, con l’obiettivo di rilanciare il centro federale di Piediluco dal punto di vista del prestigio internazionale. In questo anno di presidenza ha espresso grande impegno e capacità manageriale per risolvere questioni logistiche e strutturali del centro e per sostenere gli atleti nella loro preparazione agonistica in vista delle competizioni internazionali».

Per Davide Tizzano, Piediluco non è stato solo un centro di allenamento bensì un luogo simbolico legato alle sue origini di atleta e alla formazione tecnica che lo ha portato ai massimi livelli internazionali.

Per questo tutto il mondo del Canottaggio lo piange: è una grande perdita… un persona che racchiudeva in sé le qualità non solo di un grande atleta ma anche di un grande uomo, un ottimo professionista, un grande manager sportivo con eccellenti qualità umane. Davide mi ha voluto al suo fianco in qualità di presidente del comitato regionale Umbro e per questo, per i bei momenti di sport passati insieme lascia un vuoto incolmabile in me, nel canottaggio Umbro e nel CCP».

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