M.Brun.
PERUGIA – Il Comune di Perugia è un’isola felice che ha ricevuto una cospicua eredità dalla giunta precedente (sindaco Romizi): 29 milioni da spendere.
Per questo la maggioranza del campo larghissimo si è adoperata per far sapere che stava lavorando per diminuire la pressione fiscale. Una rilevante novità per la sinistra al governo, da salutate con soddisfazione.
E questo in chiara controtendenza rispetto alla giunta regionale, la quale, dopo aver maldestramente giocato con i numeri della sanità, senza azzeccarne uno, ha comunque deciso una maximanovra delle tasse, concentrata sui soliti noti.
A Perugia, invece, il mondo sottosopra? Tranquilli, no. Alla fine il Comune ha deciso che non c’è spazio per diminuzione di tasse e per nessuno.
Niente mondo sottosopra. Restano le antiche certezze.
Ma la sorpresa è che, sotto l’albero di Natale e gli addobbi post-avanguardisti di corso Vannucci, ci sono in regalo un paio di aumenti non irrilevanti:
sulla tassa di soggiorno e sulle tariffe cimiteriali.
Morire costa più caro e, magari, in fondo, è beneaugurante, anche se non irrilevante per i bilanci delle famiglie.
Sulla tassa di soggiorno: il turismo va col pilota automatico in tutta Italia, Umbria inclusa.
Il Giubileo ha aiutato quest’anno, probabilmente le celebrazioni francescane lo faranno per il 2026.
L’aumento di tassazione aumenterà le entrate. Ma il settore del turismo è anche l’unico che tira. Bastonare la mucca che fa il latte non è strategicamente un grande affare.
Da notare che le tabelle allegate alla proposta di bilancio, che qui sotto vi proponiamo, dicono che la Giunta si attende un cospicuo aumento di entrate da tributi.
Imu, Tari, addizionale Irpef e via narrando. Non essendoci né aumenti ma neanche diminuzioni ufficiali, questo può essere dovuto a un eccesso di ottimismo dell’ottima assessore al bilancio, Sartore.
Oppure, meglio, alla convinzione di Sartore di riscuotere più e meglio i tributi dai cittadini perugini.
Sapere che ci sarà meno evasione fiscale in città, è una bella notizia.
Sempre che la notizia sia questa e non ci siano marchingegni diversi, magari a carico dei soliti noti che pagano tutte le tasse.
Anche perché in Giunta comunale compaiono delle spese, a guardare bene le delibere, che lasciano interdetti.
È possibile che ci siano assessori che finanziano con soldi del Comune attività “secolari”, nelle quali sono direttamente impegnati?
Magari no, si tratta solo di fake news, ma una verifica va sempre fatta.
Ecco, intanto qui, a seguire le tabelle sui quali muove la discussione sul bilancio comunale. Con tanto di emendamenti.


