Elena Bannikova

Alla Festa di scienza e filosofia un incontro con la scienziata ucraina Elena Bannikova

Un affascinante viaggio da Aristotele ai buchi neri

FOLIGNO (Perugia) – Era già nell’aria e ora è confermato: tra i relatori dell’undicesima edizione della “Festa di scienza e filosofia – virtute e canoscenza”, a Foligno dal 21 al 24 aprile, ci sarà anche la scienziata ucraina Elena Bannikova. Professoressa ordinaria di astrofisica teorica all’Università Karazin di Kharkiv specializzata in nuclei galattici attivi, la Bannikova sarà protagonista di un incontro sulla gravità.

La scienziata accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio da Aristotele ai buchi neri, affiancata da Massimo Capaccioli, astrofisico, professore emerito all’Università degli studi di Napoli e membro straniero dell’Accademia delle scienze dell’Ucraina, con cui, negli scorsi mesi, ha lavorato a un libro sulla meccanica celeste e che l’ha supportata fin dal suo arrivo in Italia.
La presenza di Elena Bannikova vuole sottolineare la vicinanza e la solidarietà di “Festa di scienza e filosofia” al dramma che sta vivendo in queste difficili settimane il popolo ucraino dopo l’invasione della Russia. Come tante altri suoi connazionali, anche la professoressa è stata costretta a fuggire dal proprio paese a causa della guerra e a separarsi dalla sua famiglia, dal marito, per mettersi in salvo.

IL VIAGGIO VERSO LA SALVEZZA

Insieme ad altri rifugiati, ha affrontato un lungo e complesso viaggio, durato due settimane, in condizioni disumane e pericolose. In totale tremila chilometri scanditi dal ricordo del rumore delle bombe, dalla neve continua, da un freddo intensissimo e dai frequenti posti di blocco che hanno reso ancora più complicati gli spostamenti per oltrepassare il confine e mettersi in salvo. Un interminabile viaggio insieme alla famiglia di un collega: due auto con cinque adulti e tre bambini. Giunti in Italia, hanno trovato ad accoglierli il professor Filippo Zerbi, direttore scientifico dell’Istituto nazionale di astrofisica guidato dal presidente Marco Tavani, che si sta impegnando a offrire loro un’opportunità lavorativa. Elena Bannikova, come detto, non è nuova in Italia. Un mese prima dello scoppio della guerra si trovava proprio nel Bel Paese per lavorare al libro sulla meccanica celeste di cui è autrice insieme a Capaccioli. Per lei, dunque, un ritorno anche se, questa volta, con il cuore appesantito dalle bombe e da tutto quello che sta succedendo sul territorio ucraino.

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