L’allarme di Confcommercio Umbria: «La vera emergenza è il caro energia»

C’è chi avrà bollette raddoppiate rispetto all’anno precedente, più 122% per l’elettricità e 154% per il gas

PERUGIA – L’arrivo delle bollette in questi giorni sta mettendo in ginocchio le imprese umbre. Così Confcommercio Umbria descrive le conseguenze dell’attuale caro energia, situazione che viene definita una vera e propria emergenza.

«Se nella bolletta di luglio – sintetizza Romano Cardinali, presidente di Fipe Umbria Confcommercio – un ristorante si vede balzare il costo dell’energia dagli 8 mila euro dello scorso anno ai 18 mila euro di oggi, si capisce bene che non ce la può fare. Nello stesso giorno, arriva anche la comunicazione della banca che annuncia l’aumento unilaterale dei costi delle commissioni sui pagamenti elettronici dallo 0,9% al 2,75%. Tutto questo mentre gli incassi calano di almeno il 20%, perché le famiglie spendono di meno, e i costi raddoppiano. In queste condizioni, è impossibile lavorare. Le nostre imprese sono nuovamente a rischio chiusura».

Secondo la rilevazione trimestrale dell’Osservatorio Confcommercio Energia nel 2022 le imprese del terziario spenderanno in energia 24 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’anno precedente, in cui la bolletta fu di “soli” 11 miliardi.

Il confronto possibile già da oggi indica che tra luglio 2021 e luglio 2022 gli aumenti della spesa annuale sono arrivati a toccare punte del 122% per l’elettricità e del 154% per il gas e, nel dettaglio, gli alberghi hanno speso in media 55mila euro in più per l’energia elettrica, seguiti dai negozi di generi alimentari (+18mila), dai ristoranti (+8mila), dai bar e dai negozi non alimentari (+4mila per entrambi.) Stessa musica per il gas, con settore alberghiero a +15mila euro e ristoranti a +6mila, mentre per bar e negozi il rincaro annuale si situa tra il 120% e il 130%.

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