TERNI – I ventottomila mila euro per fare luce nelle cabine elettorali (consumi a parte) sono solo un aperitivo. Il piatto forte, nel caso specifico si potrebbe dire la scarica elettrica potente, arriverà dalla gestione della pubblica illuminazione. Mercoledì 28 settembre il consiglio comunale di Terni ha approvato un atto di indirizzo che chiede di affidare a Terni Reti la gestione dell’illuminazione pubblica e agli uffici comunali di valutare se ci siano le condizioni normative per procedere in questa direzione. L’atto è stato approvato con 19 voti favorevoli (centrodestra e Orsini del misto) e 5 contrari (Pd, Senso Civico, M5s).
La necessità di procedere al cambio di gestione – secondo quanto illustrato nella sala consiliare della Provincia dove è stata ospitata la seduta del consiglio comunale di Terni – nasce da un’eccezione formulata dall’autorità garante della concorrenza e del mercato all’interno del parere richiesto dall’amministrazione comunale sulla correttezza del procedimento di individuazione di un partner industriale per Asm.
Nel rilasciare il parere l’Agcm ha detto che la procedura Acea e Asm è corretta ma ha anche evidenziato come il servizio di illuminazione pubblica sia stato affidato, fin dal 1964, in via diretta, all’Asm (senza passare attraverso una procedura di evidenza pubblica).
Così Palazzo Spada individua la società Terni Reti quale possibile affidataria del servizio di illuminazione pubblica «in quanto società pubblica con partecipazione totalitaria al capitale sociale del Comune di Terni». E vota un atto di indirizzo che dice che la gestione dei 22 mila punti luce presenti nelle strade e nelle piazze di Terni deve andare a quella municipalizzata, garantendole un introito da mezzo milione di euro l’anno solo per farsi carico di pali, lampadine e reti (i consumi sono un conto a parte).
Continua dunque a rafforzarsi la gamma di servizi che Terni Reti svolge per conto del Comune: gestione dei servizi legati alla mobilità cittadina (Ztl e strisce blu e parcheggi), aviosuperficie, piccole manutenzioni di alcuni edifici e scuole comunali. Tra le new entry la gestione delle velostazioni (i ricoveri per le bici) e a seguire la luce pubblica
