R.T.
TERNI – Il commissario liquidatore della Treofan fino a pochi minuti prima dell’apertura dei lavori, al Cmm, delle commissioni consiliari comunali e regionali che si occupano di sviluppo economico, aveva detto che per la Treofan, al momento, c’era solo l’offerta arcinota dell’Hgm. Poi, una volta iniziato il confronto, il colpo di scena: «Pochi minuti fa è arrivata una mail con una seconda offerta. Si tratta di una attività produttiva che prevede la riattivazione dei macchinari per la pellicola e anche di altro. La devo studiare. Sarà comunque, anche questa offerta, oggetto della riunione del 23 dicembre al Ministero».
Il liquidatore Filippo Varazzi non ha fatto nomi, ma in sala tutti hanno capito che la seconda offerta è quella che Stefano Bandecchi ha annunciato in una precedente occasione politica. Una proposta produttiva mista: accanto all’attività squisitamente legata alla chimica, quella innovativa sul versante della realizzazione di droni sia per scopi civili che militari. Una attività possibile con la sinergia tra la facoltà di ingegneria dell’Unicusano ed alcuni brevetti in materia di robotica.
Il liquidatore non ha dato giudizi sulla proposta freschissima di posta elettronica, ma ha commentato: «Per reimpiegare la manodopera della Treofan, non è sufficiente la sola attività legata alla chimica. Anzi. Per il futuro dell’intero sito produttivo della Polymer è preferibile che ci sia anche altro». Una attività possibile con la sinergia tra la facoltà di ingegneria dell’Unicusano ed alcuni brevetti in materia di robotica.
Il liquidatore non ha dato giudizi sulla proposta freschissima di posta elettronica, ma ha commentato: «Per reimpiegare la manodopera della Treofan, non è sufficiente la sola attività legata alla chimica. Anzi. Per il futuro dell’intero sito produttivo della Polymer è preferibile che ci sia anche altro».
