TERNI – Le squadre in campo tanto diverse: a Perugia, a Corso Vannucci, la portaerei Rai1 con L’anno che verrà, a Terni, a piazza Europa, il rock melodico de Le Vibrazioni. I numeri dicono che il brindisi da Perugia ha avuto oltre 5milioni di spettatori e oltre 10mila presenze alla serata indimenticabile. Nella città dell’acciaio piazza gremita con oltre 3mila persone a cantare “Dedicato a te”.
Ma è stato ugualmente derby, almeno nei social. Con Terni che non si rassegna a perdere la sfida. Ad aprire i fuochi di artificio, il consigliere comunale Michele Rossi che della Ternanità ne ha fatto da tempo una bandiera buona da sventolare in ogni occasione, anche per il Capodanno: «C’era più gente in giro a Terni che a Perugia». Difficile dire se si tratti di una misurazione con l’ausilio di droni o l’effetto dei tanti fuochi di artificio che effettivamente, a Terni, in barba all’ordinanza del sindaco, sono stati esplosi.
Il post del consigliere di Terni civica ha riscosso gli applausi degli amanti del derby a tutti i costi.
Ma non sembra aver contagiato il resto dei colleghi di Rossi. Festanti nei social per il successo della piazza ternana, gli assessori Elena Proietti e Stefano Fatale, che però non si sono lasciati andare a paragoni regionali. Sobrio anche il superassessore alle Partecipate Masselli, che ha sottolineato la presenza di tanti ternani desiderosi di un 2023 sereno e tranquillo «magari ancora con il governo di centrodestra». Ecumenico, il consigliere del Pd Francesco Filipponi: «Hanno vinto tutti. Hanno vinto i cittadini che sono tornati a godersi, complice anche un clima mite, la serata dell’anno per antonomasia, quella del Capodanno».
Il 2023, l’anno delle elezioni amministrative a Terni, si è aperto con una piazza tornata finalmente viva.
La “sconfitta” nel derby tra il Capodanno più bello e partecipato, Terni purtroppo l’ha maturata lo scorso anno e non per sua colpa. L’edizione 2022 de L’anno he verrà, fu trasmessa in diretta dai capannoni dell’acciaieria, vuoti a causa delle restrizioni per Covid. Appena un anno fa, nel piazzale di Ast furono ammessi – oltre alle autorità – cinquanta ternani in tutto. I fortunati riuscirono a prenotare sulla piattaforma rimasta disponibile per pochi minuti. Scenario completamente diverso quest’anno dove, gomito a gomito, migliaia di persone si sono ritrovate nelle piazze di tutta Italia. I dati di Terni sono infatti in linea con quanto avvenuto a Viterbo, dove erano stati montati ben tre palchi in altrettante piazze. E a Rieti.
Derby artificiosi a parte, ha vinto dunque la voglia di stare insieme, di ritrovarsi dopo almeno due anni di restrizioni e di socialità negata. Tutto il resto è un pizzico di folklore che, forse, rende botti e tappi di spumante più scoppiettanti.
















