di Marco Brunacci
TERNI – Fissata la riunione in prefettura a Terni, che dovrebbe sbloccare la situazione dei 52 posti di lavoro della Tct, oggi in bilico.
Sono stati convocati dal prefetto per martedì 10 gennaio, alle 11.30, i vertici di Ast (si attendono Caldonazzo e il direttore generale) e quelli di Tct per sbloccare la situazione.
Come si sa la trattativa è complessa. La soluzione finale passa per l’acquisto di Tct da parte di Ast ma le distanze sul prezzo sono al momento siderali.
Diversa però è la vicenda se vista dalla parte dei lavoratori.
C’è l’input da parte del cavalier Arvedi, come anticipato da Umbria7, a trovare comunque una soluzione per i 52 lavoratori coinvolti.
I sindacati, che lamentavano assenza di comunicazioni, possono stare più tranquilli. Le istituzioni avranno modo di interagire.
La trattativa parte.
IL COMUNICATO DELLE SEGRETERIE TERRITORIALI DI TERNI DI FIM CISL, FIOM CGIL E FISMIC CONFSAL
Nella giornata di ieri le Organizzazioni Sindacali di Fim Fiom e Fismic hanno prodotto un aggiornamento della vertenza TCT al Prefetto di Terni, evidenziando la fase di incertezza per la ripresa produttiva del Tubificio di Terni.
Nella giornata odierna hanno ricevuto la comunicazione che il Prefetto di Terni convocherà le parti oggetto del contratto commerciale per il giorno 10 gennaio
2023.
La TCT per le vie informali ha confermato a Fim Fiom e Fismic la decisione di non ripartire con le attività produttive, domani 4 gennaio 2023 le organizzazioni sindacali si incontreranno con la proprietà TCT all’esito del quale si riservano di esprimere un giudizio più compiuto e le eventuali iniziative da intraprendere.


