TERNI – «La società che gestirà il PalaTerni è di Bandecchi Stefano, ma pagherà l’affitto a Salini». L’annuncio del sindaco Bandecchi e le reazioni. «Fare impresa nello stesso posto in cui fa il sindaco…? Un’obiezione che, se mai fosse mossa da qualcuno, avrebbe il sapore stantio del livore immotivato – commenta il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Marco Celestino Cecconi – l’invidia e la frustrazione dei perdenti, eccetera eccetera. Niente conflitto di interessi, non sia mai: mica il palazzetto è di proprietà del Comune! Questioni di opportunità, di galateo istituzionale?» Vabbè, in quanto a bon ton – ironizza Cecconi – il Bandecchi-imprenditore non potrà mai fare meglio del Bandecchi-sindaco: «Che, non per niente – al riguardo – ha regalato a Terni gli onori della cronaca nazionale. Se, finalmente, il nome della nostra città è diventato famoso in tutta Italia come non s’era mai visto prima, è merito suo: operazione di marketing del Bandecchi-sindaco, a costo zero, che il Bandecchi-imprenditore se la sognava ed ora se la ritrova già bell’è fatta».
«Se questo è il quadro – la perplessità di Cecconi – allora proprio non si capisce l’atteggiamento tenuto dalla maggioranza di Alternativa Popolare nelle due commissioni consiliari riunite (prima e seconda), chiamate a discutere in seduta congiunta delle tariffe che il Comune può andare a chiedere, per dirla in termini semplici, alle varie società sportive a cui, da secoli e secoli, l’Ente concede l’uso dei vari impianti di pubblica proprietà. Primo: i due assessori presenti, emissari del Bandecchi-sindaco, hanno dichiarato in quella sede che del Bandecchi-imprenditore non ne sanno niente: giacché al Comune, per il momento, non è pervenuto alcuna notizia ufficiale, nessun atto formale da cui risulti che è lui il gestore del nuovo Palasport. La buona notizia, in questo caso, è che, finalmente, l’hanno capita: non si amministra con gli annunci. Qui, però, nessuno vuole dubitare degli annunci del Bandecchi-imprenditore (tanto quanto, invece, siamo costretti fare di fronte ai proclami del Bandecchi-sindaco, fin qui rimasti lettera morta). Ed ecco perché, in quella sede – le due commissioni consiliari congiunte – presenti oltre al sottoscritto ,Cinzia Fabrizi,Elena Proietti ,Fratelli d’Italia ha chiesto di aggiornare la seduta a quando in Comune arriveranno le carte.
Che cosa c’entra il Comune con la gestione del Palasport? In effetti, un problemino ci sarebbe. Per agevolare la nuova struttura, il Comune a suo tempo si è impegnato ad applicare, per i propri impianti, tariffe non troppo concorrenziali (non troppo inferiori) a quelle che verranno richieste proprio dal Palasport a gestione privata. Ora, chi deciderà le tariffe per l’utilizzo del Palasport? Il Bandecchi-imprenditore, stando agli annunci. E chi decide invece le tariffe degli impianti sportivi comunali? Il Bandecchi-sindaco (ovvero la sua maggioranza in consiglio comunale). Al netto di qualunque retro-pensiero, la faccenda – diciamolo – non è proprio chiara . Ecco perché, nella seduta congiunta delle due commissioni, Fratelli d’Italia ha chiesto di rinviare la discussione, in modo da disporre di tutti gli elementi. Ma il no dei bandecchiani è stato netto e unanime. Alternativa Popolare, insomma, se l’è data a gambe: rifiutandosi cioè di doversi confrontare su quello che in parecchi hanno già definito un pasticciaccio. Brutta notizia, questa: perché governare significa anche trasparenza e legalità. Ma, in fondo, dottor Jekyll e mister Hyde erano pur sempre la stessa persona».


