Perugia, aeroporto San Francesco

L’aeroporto mette nel mirino il milione di passeggeri, con il collegamento con Orio al Serio (e pure Francoforte)

di Marco Brunacci

PERUGIA – Obiettivo Orio al Serio, di fatto terzo aeroporto di Milano anche se nel Comune di Bergamo, mentre la Regione resta in corsa per la Germania.
Come si sa il collegamento con Francoforte era a un passo, e pure a un prezzo ragionevole, non fosse che chi doveva pagare non ha pagato.

La strategia di espansione dell’aeroporto è legata a doppio filo con i progetti che la Regione per il turismo è per l’economia in generale.
Mentre Tesei deve fare i conti con i Comuni che non aprono il borsellino – Assisi, dove è sindaco la presidente della Provincia Proietti, continua a inventarsi di tutto pur di non pagare la sua quota. Perugia ha deliberato ma non ha ancora versato – il presidente del Friuli, Fedriga, ha annunciato, in queste ore, investimenti per 25 milioni da parte della Regione Friuli sullo scalo di Ronchi dei Legionari (recentemente citato a vanvera dal candidato di Ap alla presidenza della Giunta regionale, Corridore).
Un segnale chiaro, confermato da importanti studi: gli scali aerei del futuro saranno sempre più strategici per la crescita di turismo, e di economia in generale, delle realtà locali.
Tesei ci ha sempre creduto contro tutti i nostalgici dei tempi andati. E adesso il dossier aeroporto è il più riuscito della sua legislatura.
Il piano industriale è stato realizzato (il traguardo dei 500mila passeggeri) con più di un anno di anticipo.
Ora si mette nel mirino il milione di passeggeri ritenuto raggiungibile da Ryanair. Per fare questo l’aeroporto è però obbligato a crescere, ingrandirsi. Con gli investimenti che sono già in corso.
E il collegamento mancante di cui sopra, con “il cuore produttivo dell’Italia”, è un passaggio decisivo.

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