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Perugia, ecco che fine faceva la merce rubata dalla “banda dei garage”

Banda dei garage, parte della refurtiva. Archivio (foto Settonce, riproduzione riservata)

FOTO | Blitz della polizia a Fontivegge: sequestrati attrezzi da lavoro per oltre 10mila euro, nove i denunciati per ricettazione

PERUGIA – Qualche mese fa, la prima parte della stesse indagini aveva portato all’arresto di due uomini responsabili, nel giro di appena due mesi, di una trentina di colpi in tutta la provincia. «Colpi seriali», si disse allora, nei garage e nelle rimesse di Perugia, Assisi, Foligno: forzavano la serratura, portavano via tutto e sparivano. A occuparsi di rivendere la merce, poi, per gli inquirenti erano altri. Anche altri, almeno. Le stesse persone ora denunciate, sempre a Perugia, sempre a seguito delle indagini della squadra mobile, per concorso in ricettazione. Nove in tutto: cinque romeni, tre moldavi e un egiziano, marito di una donna anche lei “parte del giro” secondo gli investigatori.

A sostegno delle accuse, i riscontri di un blitz scattato nelle prime ore di sabato 10 febbraio in appartamenti e garage in zona Fontivegge. Sette perquisizioni che hanno portato a scovare, e sequestrare, 24 attrezzi da lavoro “di sospetta provenienza furtiva” di varia tipologia (trapani, impianti generatori di energia elettrica, motoseghe, macchine idropulitrici, decespugliatori), per un valore superiore ai 10mila euro. Nelle le ipotesi degli inquirenti i nove denunciati non realizzavano i furti in prima persona, ma fornivano supporto logistico ai ladri, custodendo la merce rubata (del valore di 50mila euro quella trovata nel corso della prima parte dell’operazione) in attesa della successiva rivendita.

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