PERUGIA – Paolo Portoghesi, studioso del Barocco romano e in particolare di Borromini, esponente della corrente del Postmodernismo, già direttore della Biennale di Venezia (1979). Ha operato anche
nella ricerca storiografica di settore ed è critico d’arte. Sabato 20 novembre alle ore 17.00 sarà a
Perugia presso la sala dei Notari di Palazzo dei Priori, in occasione della presentazione dell’ultimo
romanzo, uscito per i tipi di Morlacchi Editore, del dottore eugubino Massimo Capacciola: “Il
testamento di Borromini” (anno 2021, pp. 340, €15).
Oltre all’archistar internazionale, ne parleranno con l’autore: Marco Petrini Elce, presidente dell’Ordine degli Architetti di Perugia; Massimo Mariani, C.N.I Cultura. Presidente del C.S. “Sisto Mastrodicasa”; Donato Loscalzo, docente presso l’Università degli Studi di Perugia; modera l’incontro, Giacomo Marinelli Andreoli, giornalista; sarà presente l’editore.
Il romanzo è impreziosito da due contenuti multimediali unici, fruibili dal lettore tramite QRcode,
durante la presentazione verrà proiettata una panoramica dall’alto, realizzata da un professionista,
della Chiesa della Madonna del Prato di Gubbio, indiscussa protagonista del romanzo.
«Un racconto avvincente – si legge nella quarta di copertina che unisce personaggi realmente esistiti, immaginati ad interagire in un contesto storico contraddistinto da una lotta spietata per la supremazia della propria arte. Nello sfondo rimane l’enigmatica personalità dell’artista ticinese Francesco Borromini, geniale, nevrotico, meticoloso e solitario: uomo di fede sempre in bilico tra esaltazione e depressione. Una psichiatra e un giornalista s’infiltrano nella storia, come due mosche dentro un museo, alla ricerca di quello che non deve essere svelato. Prosegue con questo romanzo il progetto dell’autore di illustrare in modo singolare la storia della città di Gubbio, attraverso vicende e personaggi significativi che l’hanno vista testimone silenziosa ma autorevole».