di Egle Priolo
PERUGIA – Una gara sfortunata, decisa dagli episodi. Che passerà alla storia, dal momento che è stato fischiato un calcio di rigore quattro minuti dopo il fischio finale del primo tempo. Ancora peggio, si è detto nella rabbia, di Milan-Udinese… E al Curi il big match contro il Benevento dell’ex Caserta finisce con gli ospiti a festeggiare un importantissimo colpaccio esterno che li mette in lizza per la promozione diretta in serie A e i grifoni a mordersi le mani per un pareggio che sarebbe stato ampiamente meritato.
Dopo una vigilia turbolenta caratterizzata da una pietra caduta dal cavalcavia della E45 sul vetro anteriore del bus del Benevento, al Curi va in scena una bella gara, condizionata in parte dal forte vento, tra due squadre che vogliono vincere. Primo tempo vivace, con i padroni di casa che hanno più possesso palla e ospiti che punzecchiano di rimessa fino all’episodio che decide il match: un rigore concesso al Benevento dopo che l’arbitro Abattista aveva fischiato la fine del primo tempo. Ci vogliono quattro minuti al direttore di gara e al var per stabilire se il tocco di Angella in area sia con la testa o con una mano, alla fine l’arbitro decide per il penalty che l’ex grifone Forte insacca spiazzando Chichizola.
La ripresa è una specie di assalto sotto la Nord alla porta del Benevento. Gli ospiti, tra le squadre super favorite per la promozione in serie A, vanno vicini al raddoppio sempre con Forte dopo cinque minuti ma da quel momento in poi è una specie di monologo biancorosso con una clamorosa traversa colpita da De Luca, un colpo di testa di Sgarbi che fa gridare al gol e un miracolo del portiere ospite Paleari su destro di Ferrarini. L’estremo campano sarà bravissimo ancora una volta sul finale (nel frattempo il Perugia è rimasto in dieci per l’espulsione di Kouan per una doppia ammonizione ottenuta in 12 minuti di gioco) prima che un difensore ospite si “immoli” con il corpo per respingere un tiro a botta sicura di De Luca. Fischio finale e tanti applausi per un Grifo bello e sfortunato.