Il Perugia perde la A, caduta a Brescia all’ultimo respiro

Applausi per il Grifoni, affondati ai supplementari nonostante Kouan e Matos

e.p.

BRESCIA – Una caduta all’ultimo respiro, ma tanti applausi. Il Perugia vede sfumare il sogno di avanzare nei playoff nel maledetto secondo tempo supplementare di un match che stava vincendo con pieno merito e con ancora due controverse decisioni arbitrali a frenarne il volo. Il Brescia vince 3-2 e decreta la fine della stagione biancorossa. Ma davvero mai come stavolta il Grifo è stato vicino a coronare il sogno e avrebbe meritato di giocarsi la doppia semi finale con il Monza.

Pronti via e Perugia in vantaggio dopo 10 minuti con Kouan. La squadra di Alvini sembra in totale controllo della partita quando, al sesto minuto di recupero del primo tempo, un contestatissimo calcio di rigore realizzato dall’ex grifone Pajac che rimette tutto in ballo e riporta il Brescia con il vantaggio del pareggio in un match secco in cui a parità di reti passa la meglio classificata al termine della stagione regolare.
La ripresa è tesa e nervosa. Entrambe le squadre hanno possibilità per passare in vantaggio finché, a tempo scaduto, il Perugia realizza il gol del vantaggio con Santoro che viene annullato dall’arbitro dopo due cadute dei giocatori biancorossi in area lombarda che l’arbitro Fourneau interpreta come doppio fallo in attacco e facendo scattare le veementi proteste di tutto il Perugia, incluso il presidente Santopadre in tribuna.
Si va ai supplementari ed ecco l’altro colpo di scena: al 102′ il Grifo rimette la testa avanti con un destro di Matos proprio sotto i mille tifosi biancorossi in estasi. Finisce il primo tempo supplementare e il Perugia è a 15′ dal coronamento del sogno. Ma il Brescia, partito a inizio campionato per la promozione in A diretta, è squadra di livello cui basta una fiammata per pareggiare: azione veloce sulla fascia destra e Ayè insacca, complice anche una chiusura non perfetta della difesa biancorossa.
Mancano otto minuti alla fine della partita, ma il Perugia non si arrende: biancorossi in avanti a testa bassa, pericolosissimi con De Luca finché, al 119′ su un ribaltamento di fronte il bresciano Bianchi la chiude con un imparabile destro che vale il 3-2.
Fischio finale e tanta rabbia: grifoni a testa bassa richiamati a gran voce da Alvini per andare sotto i tifosi a prendersi quello che si meritano, applausi per una gara giocata con cuore, orgoglio e la voglia fino all’ultimo di ribaltare risultato, classifica e decisioni arbitrali. Finisce qui, ma da Brescia può ripartire un Perugia che, se non smembrato e adeguatamente rinforzato, potrà essere protagonista nella prossima stagione.

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