in , ,

Regione e Ateneo, intesa in tempi record: a settembre gli ospedali di Perugia e Terni cambiano volto e gli altri vanno in rete (da Pantalla a Foligno-Spoleto)

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Si va a tutta velocità ad applicare la Convenzione, con novità sostanziali. Ma serve la quadratura del cerchio: risparmi e razionalizzazioni insieme a migliori servizi per i cittadini. La Giunta mette l’ottimismo della volontà, il rettore Oliviero forse ha anche un consiglio nel cilindro

di Marco Brunacci

PERUGIA – Nel top del caldo, arriva una ventata di aria fresca nella sanità umbra, così tanto bisognosa di tutto e sul cui destino si gioca il futuro della legislatura.
Al di là delle affermazioni ufficiali, l’incontro tra Regione e Università, ha messo le basi per il cambio di passo che ci si attendeva. Per ora nelle intenzioni, per i fatti bisognerà ancora attendere qualche settimana.

La prima sorpresa: da qui a settembre (quindi non in 6 mesi, ma a tempo di record) vengono messe a punto in Umbria le previsioni contenute nella Convenzione sanitaria tra Regione e Ateneo.
Una piccola rivoluzione nel meccanismo consueto delle decisioni e delle cause-effetto.
Il nodo è questo: non solo si razionalizzano i due ospedali (Perugia e Terni) che, per statuto, devono essere guidati insieme all’Ateneo, togliendo doppioni, aggredendo la spesa farmaceutica abnorme, tentando il tutto per tutto per far tornare le eccellenze in Umbria e con le eccellenze anche la mobilità attiva (gente che viene da fuori a farsi curare qui) rispetto all’attuale mobilità passiva (che significa soldi persi a beneficio di altre Regioni). Non solo: ma si fa rete con tutti gli ospedali esistenti nel territorio.
Dobbiamo chiarire: finalmente Castiglion del lago non sarà un satellite perso nella galassia dei poli sanitari, senza una vocazione specifica e una sua mission definita. Finalmente torna a esistere Pantalla, non come eterna incompiuta cattedrale nel deserto ma come unità distaccata dell’ospedale perugino. Con quel che significa: garanzie per i pazienti, prima di tutto.
La rete è rete: Narni-Amelia risponderà all’ospedale di Terni (e sarà una gran cosa quando si sceglierà il manager per guidarlo).
Vogliamo aggiungere che quando si parla di razionalizzazione e di doppioni da far scomparire si parla del futuro degli ospedali di Foligno e di Spoleto, a quindici minuti di auto – col traffico – l’uno dall’altro?
Detto questo, va da sé che si devono affilare le armi per abbattere le liste d’attesa per le prestazioni specialistiche. Troppo lunghe, anche con l’attenuante del Covid.
Ma soprattutto, va da sé, che si deve saper far di conto. I bilanci non vanno bene. L’attuale governo regionale dice che il lascito è stato pesante: 42 milioni. Per certo il Covid ha peggiorato le cose. Ma ancor più di sicuro, il Governo nazionale ha poca (o niente) voglia di mantenere gli impegni.
Ma il progetto Regione-Università è proprio questo: far quadrare i bilanci, razionalizzando e risparmiando e tagliando sprechi, ma migliorando i servizi ai cittadini.
Si chiama quadratura del cerchio ed è un esercizio non facile. Ma qui può riuscire. Perché? Dicono che in Regione è arrivato il momento dell’ottimismo della volontà in sanità e ben venga, ma dicono anche, poi, che il rettore Oliviero sia molto soddisfatto dello stato dell’arte dell’intesa. Nasconde un coniglio nel cappello, che verrà mostrato a tempo e luogo?

Comune di Terni, partono i bastimenti per scongiurare il commissariamento

Molini Fagioli Pizzaman

La farina Molini Fagioli base per una nota catena di pizzerie: stretto l’accordo