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Elezioni, da Perugia la battaglia di Laura e Stefano per diritti e libertà civili

La raccolta firme: «Non una richiesta di voto, ma di democrazia»

di Egle Priolo

PERUGIA – A Perugia, Laura Santi e Stefano Massoli, li conoscono tutti. Giornalista lei, regista lui. Una vita a raccontare, ognuno a suo modo, la vita degli altri.

Ma quando è la tua vita (fiaccata dalla sclerosi multipla, ma – mai mai mai! – nello spirito) a dover esser raccontata, spiegata, supportata, capita, cosa si fa? Se ne parla. Sui social, sui giornali, sui blog. A parlare della loro situazione di disabile e caregiver, per parlare e affrontare i problemi di tutti.
E scrivere diventa far politica. Perché cos’è la politica se non occuparsi delle vite degli altri?
Significa allora metterci la faccia, la testa e il cuore. E anche le gambe, pur se vanno ormai più spesso a rotelle. Il passo, quindi, di Laura e Stefano di uscire dal blog e fare politica attiva, in aggiunta all’impegno civile degli ultimi anni (condensato ma non esaurito nella battaglia per il referendum sull’eutanasia legale), è quanto di più naturale possibile: ci sono le elezioni? Ci presentiamo. Ma prima c’è bisogno di aiuto, per raccogliere le firme per consentire alla lista Referendum e democrazia con Cappato di presentarsi alle urne il prossimo 25 settembre.
«Dopo un’estate durissima – scrivono sulla loro rubrica su Vanity Fair -, dopo essere stata scippata della possibilità di scegliere sul mio fine vita, dopo che le esigenze di Stefano caregiver, e mie come persona con disabilità, sono sotto silenzio… io e Ste ci proviamo, a metterci in gioco di nuovo, a reinventarci in una nuova battaglia insieme. Appoggiando la lista Referendum e democrazia con Cappato. Non siamo politici. Ma viviamo sulla nostra pelle l’urgenza di riportare certe battaglie in discussione. Per quello che viviamo da anni, ogni giorno, in silenzio, sulla nostra pelle, dovremmo essere consulenti preziosi, per chi siede su quegli scranni: noi come tanti altri. Così non è. Quello che facciamo oggi è chiedervi un aiuto. Andate sul sito www.listareferendumedemocrazia.it e firmate online con SPID, perché la lista possa competere alla pari delle altre. Non sarà facile, ma se le cose andranno come dovrebbero, potreste perfino trovarci in cabina elettorale». «Non una richiesta di voto – chiude Laura -, ma una richiesta di democrazia».

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