in ,

Energia autoprodotta, Trasimeno, politiche incentivanti e un patto sociale: ecco cosa chiede Cna alla politica

«Ripartire dalle radici per lo sviluppo dell’Italia»: il confronto con i candidati umbri. LE FOTO

di Arianna Sorrentino

PERUGIA – Incentivare l’autoproduzione dell’energia, riqualificare il lago Trasimeno, rafforzare le politiche incentivanti strutturali: sono alcune tra le dodici proposte di Cna Umbria presentate alla politica per lo sviluppo dell’Italia.

«Il nostro Paese ha bisogno di un nuovo patto sociale. Bisogna ripartire da solide radici – parla Michele Carloni, presidente Cna Umbria –. Abbiamo organizzato questo momento di confronto per trasmettere ai prossimi parlamentari lo stato d’animo degli imprenditori. Ora tocca alla politica dare soluzioni che ci meritiamo». Gli imprenditori non mollano. Ma le difficoltà crescono, e le scelte rimandate nel tempo rischiano di essere pagate. «L’Italia ce la farà?», è la speranza, e anche il titolo del convegno organizzato da Cna Umbria nella mattinata di sabato 17 settembre nel centro congressi dell’Hotel Quattrotorri di Perugia. Il convegno ha preso avvio con i saluti della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ed è proseguito con l’illustrazione delle varie proposte dal direttore regionale Cna Roberto Giannangeli. I principali problemi delle imprese sono noti: l’aumento delle materie prime, l’aumento esponenziale dei costi energetici e dei carburanti, il blocco della cessione dei crediti legati al superbonus e ai bonus minori e la mancanza di personale specializzato. In vista delle elezioni, Cna ha elaborato il suo manifesto: un documento inviato a tutti i partiti politici con i loro suggerimenti. Incentivare l’autoproduzione di energia attraverso l’uso di fonti rinnovabili a partire dal fotovoltaico, mettere in campo una lotta serrata alle speculazioni sulle materie prime, creare un progetto strategico per l’Umbria per la riqualificazione del lago Trasimeno – con il Pnrr che destina risorse importanti all’efficientamento degli acquedotti. Riguardo la sostenibilità, la proposta è in merito al superbonus: per la Cna vanno salvaguardate tutte le imprese che hanno creduto nelle norme statali con politiche incentivanti per promuovere il risparmio energetico che duri almeno fino al 2030. E ancora, si è parlato di Pnrr, manodopera specializzata, inflazione e salari, infrastrutture, fisco più leggero e orientato allo sviluppo, credito alle imprese, semplificazioni amministrative e infine di legalità per garantire la sicurezza e combattere la criminalità, contrastando forme di abusivismo, sommerso, riciclaggio e usura.

Su questi argomenti è stato incentrato il confronto a seguire con i candidati del collegio uninominale dell’Umbria moderato da Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio. Ad intervenire: Francesco Zaffini – centrodestra, Federico Novelli – centrosinistra, Donatella Porzi – Azione Italia Viva, Virginio Caparvi – centrodestra, Stefano Vinti – centrosinistra, Emma Pavanelli – Movimento 5 stelle, Carla Casciari – Azione Italia Viva, Raffaele Nevi – centrodestra, Francesco De Rebotti – M5S, Federico Pasculli – M5S e Franco Raimondo Barbabella – Italia Viva. Conclude Giannangeli: «Sono tanti i motivi che spingono ad avere fiducia. L’Italia ce la farà se riuscirà a lavorare insieme. E se l’Europa stessa sarà più integrata». E continua con un appello ai politici: «Non sappiamo chi vincerà le elezioni, ma continuate a parlare con il nostro mondo anche dopo il 25 settembre, perché in Italia le micro e piccole imprese sono il 95% del totale».

Da Mario Biondi ai Funk Off, la bellezza di Umbria Jazz Weekend a Terni

Stadio Curi lavori

«Nuovo Curi e nuovo Liberati: ci sono tutte le condizioni»