TERNI – Dopo la Carta dello Scoppio, sottoscritta simbolicamente nel 2021 e le delibere degli otto Comuni interessati che l’hanno recepita, ci sono nuovi passi in avanti per la valorizzazione del territorio dei Monti Martani. Nella giornata di domenica a Messenano, nel Comune di Spoleto, non lontano dal paese abbandonato dello Scoppio, c’è stata infatti la firma di un protocollo d’intesa tra gli otto Comuni interessati a dar vita ad una forma associativa per la valorizzazione la tutela del territorio montano: si tratta dei Comuni Terni, Spoleto, San Gemini, Acquasparta, Castel Ritaldi, Massa Martana, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria. «Per noi che abbiamo aderito fin dall’inizio a questa iniziativa – dice l’assessore alla cultura del Comune di Terni Maurizio Cecconelli – è particolarmente importante dare il via a politiche di sviluppo condivise sull’intera area montana, proprio mentre sta per partire il fondamentale progetto per il borgo di Cesi, inserito nella Linea A del bando borghi del ministero della cultura e che riguarderà una porzione consistente dei Martani».
La firma del protocollo, che sarà successivamente deliberato da tutte le amministrazioni comunali, è stata apposta al termine di un’iniziativa ”La strada delle pecore” che ha coinvolto un centinaio di escursionisti nell’ambito de “la Terra dei Borghi Verdi”, a cura del Comune di Acquasparta e della Regione Umbria, in collaborazione con il Comune di Spoleto, la Pro Loco Santa Maria in Rupis” di Firenzuola e Messenano e con la Comunanza Agraria di Messenano.
«L’escursione che ha condotto i partecipanti su un itinerario intorno al lago di Firenzuola – dicono gli organizzatori – aveva l’obiettivo, così come la precedente iniziativa che venne realizzata allo Scoppio, di mettere in evidenza le grandi potenzialità del territorio dei Martani, sia per quel che riguarda i sentieri, i paesaggi, i prodotti tipici, i beni culturali e la cultura popolare».