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A Perugia torna un tesoro. E la chiesa del Gesù così diventa un santuario mariano

La gioia di don Mauro. E poi quel pronostico su Perugia-Genoa…

Di Arianna Sorrentino

PERUGIA – Arte che si aggiunge all’arte: il dipinto della “Natività della Vergine Maria” attributo a Pietro da Cortona torna restaurato nella chiesa del Gesù, in piazza Matteotti. Cinque mesi di lavoro di restauro finanziati dal Rotary Club Perugia Est con il suo presidente Riccardo Pelliccia ed eseguiti dal maestro Giovanni Manuali, hanno permesso di far tornare a casa l’opera, riaccolta a braccia aperte dal rettore don Mauro Angelini.

«La Madonna bambina – soggetto dell’opera – è la patrona dell’oratorio dei Contadini, all’interno della chiesa. Il pittore si è fatto influenzare dai committenti inserendo sullo sfondo la scena della campagna umbra – illustra don Mauro – questo è un dono, è una delle devozioni più importanti di questa chiesa». Torna così a splendere, ma lo fa anche grazie alle altre opere che caratterizzano la chiesa. Tre gli oratori: dei Nobili, sottostante l’altare, l’oratorio degli Artisti e dei Mercanti, sottostante quello dei Nobili ed infine l’oratorio dei Contadini, al quale si accede da via Angusta, esattamente all’interno dell’attuale parcheggio del mercato coperto perugino. È proprio in questo ultimo oratorio che è stato rinvenuto il dipinto di Pietro da Cortona. «Tutti gli oratori sono dedicati alla Madonna. L’oratorio dei Nobili all’Annunziata, l’oratorio degli Artisti all’Assunta, e l’oratorio dei Contadini alla Madonna Bambina, perché i gesuiti – la chiesa venne fondata da Sant’Ignazio di Loyola – sanno bene che dove c’è Gesù, c’è anche la Madonna. Ed è per questo che questa chiesa, a tutti gli effetti, è un santuario mariano». Ma ora, dopo un restauro importante per la chiesa e per la città, si guarda ai prossimi progetti artistici. «Il mio sogno – continua Don Mauro – è rimettere a posto due parti della chiesa rovinate dall’incendio del 1989. Sono sul soffitto, è l’opera meravigliosa di Andrea Carlone da Genova, del 1666, che narra le imprese militari di Giosuè. E poi sicuramente ci sarebbero da sistemare alcune cose negli oratori. Io sono fiducioso, perché la chiesa è amata e perché poi la provvidenza agisce». Circa 100 mila euro i costi stimati per i sogni del rettore. «Qualcosa si sta muovendo. Ma io sono come San Tommaso: se non vedo, non credo».
Ma mettendo da parte l’arte, Don Mauro è notoriamente tifoso del Perugia calcio, cappellano dei giocatori e segue tutte le partite, «purtroppo solo il primo tempo come Agnelli – confessa – ma nel mio caso non è scaramanzia, ma solo perché devo venire qui in chiesa a celebrare la messa». E sorridendo, alla domanda di un pronostico sulla partita Perugia Genoa che si disputerà domenica 27 novembre, risponde: «si scontrano due Grifoni. Speriamo che quello più piccolo ne esca vincitore. Come Davide contro Golia».

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