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«Ci hanno portato via i ricordi di una vita». Anche la famiglia Squarta vittima dei ladri

La denuncia del presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria dopo il furto subito. E c’è anche chi si traveste da forza dell’ordine

Furto in appartamento (Archivio)
Francesca Cecchini

PERUGIA – «Qualche giorno fa una banda di malviventi ha devastato la casa dei miei suoceri portando via oggetti di valore, anche e soprattutto affettivi, con una violenza inaudita. È accaduto in un piccolissimo centro, a pochi metri dal negozio che tirano avanti con tanti sacrifici».

La condivisione dell’accaduto corre sui social. Il post su Facebook di Marco Squarta, presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria, porta alla luce un pensiero comune. Ultimamente nella provincia di Perugia sono infatti molte le denunce per furto. E sono in forte aumento. Non c’è barriera, orario (che sia notte, pieno giorno poco importa) o altezza in grado di fermare i ladri che, sempre più spesso, entrano nelle case a violare l’intimità familiare, portandone via pezzi di vita affettivi, nonché oggetti di valore, praticamente indisturbati. Buchi ai vetri delle finestre, porte scardinate, questi sono solo metodi più “generosi” riservati alle vittime dei malfattori che spesso osservano le loro abitudini – probabilmente più per non avere intralci in mezzo ai piedi che per altro – ma che arrivano anche a compiere effrazioni più violente, con pistole in tasca e, nel caso, la fortuna voglia che i proprietari delle abitazioni si dilunghino a fare la spesa o, in notturna, abbiano il sonno pesante così che non debbano trovarsela puntata in faccia quella pistola.
«Un atto compiuto in pieno giorno, con strumenti da professionisti, in un orario in cui non c’era nessuno ma nel rischio concreto di rientrare e trovare dei delinquenti a tu per tu. Sarebbe potuta finire in tragedia e, oltre al dispiacere di aver visto i sacrifici di una vita gettati al vento, si è aggiunto lo stupore e il dolore per la perdita addirittura del vestito da sposa di mia moglie, rubato insieme al resto».
In un attimo si vanificano i sacrifici di una vita.
«Davanti ad atti così deplorevoli e meschini, che coinvolgono famiglie per bene, di onesti commercianti alle prese con i problemi attuali dei rincari che rischiano di vanificare l’impegno di un’intera esistenza, la legittima difesa della propria abitazione diventa un dovere oltre che un diritto. La certezza della pena dovrebbe sostituirsi alla pena per chi delinque. Tolleranza zero verso questi criminali, verso queste bestie».

Tra le altre denunce social anche quella di Vasco Cajarelli che ha raccontato la brutta disavventura della sorella poliomelitica rapinata da un uomo travestito da carabiniere. Rapina avvenuta nella vicina Toscana, ma con modalità inquietanti che hanno raccolto la solidarietà degli amici del sindacalista della Cgil.

post cajarelli ladri

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