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Mamma mia, here I go again: Sabrina Marciano torna in Umbria con il musical dei record

LE INTERVISTE DI UMBRIA7 | L’amore per Assisi e la personalità di San Francesco, il suo rapporto con Donna Sheridan e qualche sogno nel cassetto

foto di Antonio Agostini
di Francesca Cecchini

ASSISI (Perugia) – Sipario aperto. Uno scenario che rimanda allo spettatore i colori di una piccola isola greca. Sofia, pochi giorni prima di sposarsi, invita al proprio matrimonio i tre fidanzati storici di sua madre per scoprire chi fra loro è il padre biologico che non ha mai conosciuto.
Inizia così quello che è considerato il musical dei record “Mamma Mia!” di Massimo Romeo Piparo che dal 2017 fa sognare il pubblico di tutta Italia. Non rimanerne coinvolti non è possibile. Vuoi per la dinamicità delle azioni, vuoi per gli spazi scenografici di grande impatto, vuoi – soprattutto – per il ritmo calzante, ironico e frizzante della recitazione portata sul palco da un grande cast, accompagnato dalle note degli Abba suonate dal vivo dall’orchestra diretta dal maestro Emanuele Friello. Cast che vede al centro di tutti Donna Sheridan, la mamma, interpretata da Sabrina Marciano. Con lei, nel ruolo dei tre ex fidanzati, Luca Ward, Sergio Muniz e, da quest’anno, Clayton Norcross, indimenticabile primo Thorne Forrester della soap opera americana “The Bold and the Beautiful”.

Nel musical, in scena al teatro Lyrick di Assisi martedì 8 e mercoledì 9 novembre alle 21.15, nell’ambito della stagione curata da ZonaFranca, una storia d’amore, di risate e di amicizia che vede Sabrina Marciano vestire i panni che furono di Meryl Streep nel film del 2008 diretto da Phyllida Lloyd, a sua volta primo adattamento cinematografico dell’omonimo musical in due atti della drammaturga inglese Catherine Johnson, rappresentato per la prima volta nel 1999 in Inghilterra.
Un personaggio, racconta la Marciano a Umbria7: «Che è stato costruito con me». La telefonata di Massimo Romeo Piparo che le annuncia l’intenzione di produrre “Mamma Mia!”, mentre Sabrina era allora in scena con “Billy Elliot”, sempre della PeepArrow. Inizia così, con la richiesta del regista di interpretare il ruolo di Donna, questo viaggio che dura ormai da cinque anni e che sta continuando a riscuotere, giorno dopo giorno, anno dopo anno, un incredibile successo che sembra non finire mai: «E siamo quasi alle trecento repliche!».
In ogni teatro toccato – al Lyrick questa sarà la seconda volta – non solo lunghi applausi, ma anche la particolarità di ritrovare persone che tornano a vedere il musical a più mandate: «Qualcuno ha visto lo spettacolo anche quaranta volte».
Persone mai stanche nonostante la storia narrata sia sempre la stessa. Ogni volta gli attori riescono infatti a donarsi alla platea in modo diverso: «Lo spettacolo dal vivo ha proprio questa magia». Attori che sono: «persone vere e, in qualche modo, portiamo anche noi stessi sul palcoscenico, insieme all’amore che proviamo per questo mestiere». Ciò comporta: «Che ogni giorno sia sempre nuovo e diverso perché il pubblico non è mai lo stesso e, di conseguenza, neanche noi». Una sorta di processo automatico che si rinnova.

Mamma Mia! musical Piparo_foto di Alvise Busetto
foto di Alvise Busetto

Quali aspetti caratteriali ritrova in Donna e cosa non condivide con questo personaggio?
«Mi assomiglia un po’ il rapporto che ha con le amiche, con le Dynamos, queste due artiste con cui Donna aveva questo gruppo canoro da giovane che sono Elisabetta Tulli e Laura Di Mauro. Quello è un rapporto simile a quello che ho anche io con le mie amicizie». Ad accumunarle per certi versi sono anche: «Le sofferenze d’amore che mi appartengono, quindi, alcune esperienze della mia vita che posso mettere dentro». Quello che non ritrova invece è il nascondere un fatto importante come la paternità alla figlia: «Credo che non riuscirei a non dire a mia figlia la verità sul padre, a mantenere un tale segreto. Sono una persona molto limpida, non mi piacciono le cose nascoste e, quindi, questo non raccontare nulla alla figlia del padre, della storia con questi tre uomini, è una cosa che non mi appartiene».

Mamma Mia! musical Piparo_foto di Alvise Busetto
foto di Alvise Busetto

Molti anni di studio tra canto, danza, recitazione. Possiamo dire che con il musical, ensemble di tutte queste arti, è riuscita a coronare il suo sogno?
«Principalmente il mio sogno vero era quello di fare la danzatrice. Volevo ballare. Poi ho scoperto una vocalità che non conoscevo affatto». Vocalità che le fanno notare verso i vent’anni, poi l’invito a studiare canto che accoglie di buon grado, essendo: «Una persona molto curiosa». Si apre così una nuova porta per la Marciano, anche spinta da persone che ha incontrato durante questi anni di lavoro come Johnny Dorelli, Loretta Goggi che: «Mi hanno stimolato, quindi, ho preso lezioni di canto e seguito laboratori teatrali». Una serie di studi che l’hanno portata poi a essere ciò che è oggi, un’artista completa e molto apprezzata e richiesta in Italia. Canto, danza e recitazione: «Posso giocare con tre carte» che è una cosa fondamentale che la fa sentire completa.

Immaginiamo una Sabrina del domani: dove si proietterebbe?
«È un po’ difficile immaginarlo in questo momento perché sono molto coinvolta da questo spettacolo. Sinceramente mi piacerebbe proseguire». E, seppur rimanere nel campo del musical è l’obiettivo, ci sono anche dei desideri che sarebbero un coronamento della sua carriera: «Sogno un bel varietà televisivo, di quelli che si facevano una volta, in bianco e nero. Anche un piccolo escursus in televisione non sarebbe male per me. Ad esempio, provare una fiction sarebbe bello». Ma sia chiaro: «Il musical rimane il grande amore perché mi permette appunto di avere la danza e il canto come sostegno della recitazione».

Martedì tornerà in una regione a lei particolarmente cara: «Amo molto Assisi nello specifico perché sento molto forte la presenza di San Francesco come uomo, come santo, proprio come personalità gigantesca e, per quanto mi riguarda, per tutta la sua storia». Non solo seconda volta sul palcoscenico del Lyrick, la Marciano conosce abbastanza bene l’Umbria a prescindere dal lavoro. Quando era più giovane il suo sogno: «Era riuscire a comprare un piccolo casale in Umbria, qualcosa che non è però mai avvenuto». Regione di cui ama panorami e paesaggistica, affascinata da: «Tutte le tonalità di verde di questo che è proprio il cuore dell’Italia»

Mamma Mia! musical Piparo_foto di Alvise Busetto
foto di Alvise Busetto
CURIOSITÀ

Basata sul libretto originale di Catherine Johnson, la storia di “Mamma Mia!” negli anni ha appassionato spettatori di tutte le età, proprio per la sua capacità di emozionare, puntando tutto su sentimenti forti: il romanticismo e l’amicizia, ma anche il coraggio di provare a realizzare i propri sogni gettando “il cuore oltre l’ostacolo”.
Il musical, prima versione interamente originale realizzata da Massimo Romeo Piparo con una produzione tutta italiana, premiata con il Premio Internazionale Flaiano nel 2018, offre al pubblico una messa in scena spettacolare e tecnologica: grazie a un pontile sospeso, barche ormeggiate, un vero bagnasciuga, pedane girevoli, una locanda dai caratteristici colori nelle sfumature del bianco e del blu con cascate di bouganvillea, si ha davvero l’impressione di godere della bellezza di una incantevole isoletta greca.

IL CAST

Sul palco Luca Ward nel ruolo di Romolo Desideri (Bill), Clayton Norcross nel ruolo di Sam Carmichael, Sergio Muniz nel ruolo di Enrique Luz (Harry), Sabrina Marciano nel ruolo di Donna Sheridan, Elisabetta Tulli nel ruolo di Rosy (Rosie), Laura Di Mauro/Brunella Platania nel ruolo di Tania (Tanya), Nico Colucci nel ruolo di Sky, Linda Gorini nel ruolo di Sofia (Sophie), Emanuela Puleo nel ruolo di Alice, Zoe Nochi nel ruolo di Lisa, Alessandro Lanzillotti nel ruolo di Paprika (Pepper), Lorenzo Gitto nel ruolo di Edo (Eddie). Ensemble: Camillo Bucci, Nicolò Castagna, Francesco Consiglio, Laura Fiorini, Roberta Giampino, Michele Iacovelli, Giovanni Papagni, Luca Paradiso, Fabrizia Scaccia (capo balletto), Costanza Sibilla. Orchestra dal vivo: Fabrizio Siciliano (direttore e tastiere), Matteo Libutti (tastiere), Sabino Loiodice (tastiere), Simone Gianlorenzi (chitarre), Pino Saracini (basso), Stefano Marazzi/Simone Macram (batteria).

INFORMAZIONI UTILI

Teatro Lyrick viale Gabriele D’Annunzio, Assisi. Botteghino: 075 804 4358 aperto dalle 18 alle 20. Prevendite su circuito TicketItalia.

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