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Il pacifico Veller vince senza combattere il congresso provinciale della Lega di Terni. Ma Latini e i saltamartiniani non stanno sereni

Passa la linea Maggiora-Alessandrini senza problemi e non viene presentata una lista di minoranza. Ma l’esito del voto non sarà senza conseguenze. Ecco la lista degli eletti nel direttivo provinciale

M.BRUN.

TERNI – La previsione era per una candidatura di bandiera della minoranza nel nevralgico congresso provinciale della Lega di Terni che si è appena svolto.

Nevralgico perché? Per Il motivo semplicissimo che, al di là della quantità di annunci ufficiali, non è ancora stato fatto l’annuncio ufficiale della ricandidatura del sindaco Latini alle comunali di Terni dell’estate prossima.
Candidatura di bandiera perché? Perché il sindaco Latini è minoranza nella Lega e ogni qualvolta si lascia intuire che sarà ricandidato si da per scontato che sarà un sindaco blindato dai partiti della coalizione, con pochissimo spazio di manovra, senza neanche una lista sua dove poter schierare pezzi pregiati.
Invece non c’è stata alcuna candidatura di bandiera e il congresso è filato via, all’apparenza, liscio come l’olio.
E allora ecco la prima conclusione: la vittoria, senza combattere, della linea Maggiora-Alessandrini, non volendo scomodare Caparvi impegnato a farsi valere nella vicenda del rimpasto in giunta regionale per non perdere la faccia, che ha portato alla conferma di Veller segretario, certo non rafforza Latini. O almeno non gli consente di rivedere le regole d’ingaggio della ricandidatura (per altro ancora non ufficiale): verrà riconfermato candidato sindaco sotto tutela dei partiti. Ma questa cosa – va detto subito – non è una garanzia per nessuno. Latini, il giorno dopo l’elezioni, può decidere di fare quello che vuole,  potendo usare gli ampi poteri che l’elezione diretta gli conferisce. Magari col rischio di andare a casa in breve tempo, ma mantenendo il potere finché in carica.
La seconda conclusione: non è stata senza conseguenze umbre l’uscita dalla Lega (con porta sbattuta) della ex commissaria del partito a Terni, Barbara Saltamartini. Sicuramente i personaggi più vicini alla Saltamartini, da Nico Nunzi a Pocaforza all’assessore Ceccotti, avranno problemi se non capaci di riciclarsi rapidamente.
Terza conclusione: si attendeva un ruolo da protagonista per la vicesindaca Salvati al congresso provinciale, prima possibilità che aveva di diventare finalmente protagonista come iscritta e quindi esponente della Lega. Ma non si è vista.

Quarta e ultima conclusione. La Lega sta vivendo un periodo tormentato, ma sicuramente ha trovato in Veller un segretario mite, sereno, che almeno per parte sua farà il possibile per viaggiare in acque tranquilli. Commenta, irenico, la sua elezione dicendo: “Vince la squadra”. E fa le presentazioni. Ecco gli eletti del direttivo provinciale: Cristina Brugia, Massimiliano Costantini. Gianni Daniele, Ambra Giacomelli, Daniele Lancia, Alberto Maniscalco, Annamaria Martinelli, Mirko Presciuttini, Antonella Romani, Dario Salvi.

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