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Il segreto del successo? Avere una mente da campione. La sfida di Matteo Rizzo e Savino Tupputi

Il progetto di The Coaching Way e la Ternana: un percorso per diventare grandi – VIDEO E FOTO

TERNI – Qual è il segreto del successo nello sport? Una mente da campione. Allenata, con il giusto atteggiamento, modalità di comunicazione efficaci e capacità di gestione del gruppo. Campioni, però, ci si nasce o ci si diventa? È questa la sfida di Matteo Rizzo e Savino Tupputi, mental coach che sfidano la mente per farla diventare grande, con il progetto che ha dato vita a The Coaching Way, la società specializzata in coaching, formazione e consulenze, per aziende e privati, con sede a Narni ma con corsi da Perugia a Terni.

E proprio nella Conca è partito il percorso con la Ternana Calcio, basato su un’idea condivisa: «Per far crescere un movimento, per far crescere le squadre ed implementare la qualità dei propri giocatori il processo deve incentrarsi su un presupposto indiscutibile: lavorare con e sulle persone». Un percorso iniziato lo scorso settembre con il settore giovanile, che si avvia alla conclusione a gennaio e già pronto a diffondersi in tutte le squadre dell’Academy rossoverde.
«La necessità di realizzare il progetto è dettata dall’evoluzione che il mondo del calcio professionistico ha avuto negli ultimi anni, dove i ritmi e la qualità della performance sono aumentati richiedendo ai calciatori, di qualsiasi età, un livello di competenze tecniche, tattiche ed atletiche sempre maggiori – spiegano i coach -. Lo sviluppo di queste componenti rappresenta una parte fondamentale del lavoro che porta al miglioramento, ma da sole non farebbero la differenza. Infatti, per fare realmente la differenza, si devono tenere in considerazione le tre abilità che costituiscono la sostanza della crescita dell’atleta e che permettono di tirar fuori il potenziale dei giocatori e della squadra e queste sono: l’Atteggiamento Mentale, la Comunicazione Efficace e la Gestione del Gruppo».
Da qui, il ruolo centrale che ha l’allenatore, che «si pone al centro di un interscambio di informazioni che viaggiano tra i singoli giocatori, la squadra, lo staff tecnico e la società stessa. Questa dinamica pone gli allenatori in una posizione di maggiore responsabilità in quanto devono saper veicolare nel modo più adeguato i messaggi all’interno del team. Perciò, prima di pensare a come motivare i propri giocatori, prima di pensare ad essere leader della propria squadra, c’è un passaggio fondamentale: imparare a comunicare e relazionarsi in maniera più efficace. La prima domanda che tutti gli allenatori si pongono è “come fare”, qual è la ricetta magica per arrivare a tutti ed in particolare ai giocatori?».

La risposta la dà direttamente il mental coach Rizzo: «Non esiste una ricetta magica che valga per tutti ma c’è una modalità universale che parte da come io comunico con me stesso e quale stato d’animo vivo in quel momento. In base a quale emozione provo, la mia comunicazione sarà più o meno efficace.
Perché prima delle parole ad arrivare sono le nostre emozioni. Solo così posso gettare le basi per dare una maggiore attenzione verso l’altro, ascoltarlo di più e, in base a quello che la persona mi dice e fa, iniziare a tessere la tela per creare la giusta empatia. Solo facendo questo passo, posso mettere in campo tutte le strategie e gli strumenti utili per costruire un legame con i giocatori e fare in modo che quel gruppo di atleti diventi Squadra». Con la S maiuscola.

«Se c’è una cosa che facciamo tutti e sempre, è comunicare – ribadisce Savino Tupputi, mental coach e fondatore di The Coaching Way -. Eppure, solitamente, nessuno ci insegna a comunicare in maniera efficace. Inoltre, oggi, se c’è una capacità richiesta per ottenere risultati importanti, questa è la capacità di collaborare con gli altri. E gli staff tecnici delle squadre sportive si trovano costantemente a confronto con situazioni in cui tutto ciò risulta decisivo. Decisivo per la crescita dei ragazzi, delle squadre e della società nel suo complesso. Mettere insieme i ragazzi, farli migliorare, farli giocare come un team coeso ed efficace, richiede agli allenatori di gestire alcuni ingredienti fondamentali quali: una fiducia diffusa tra le varie componenti della squadra, un confronto costruttivo basato sul dialogo, un impegno coerente con gli obiettivi, una responsabilità reciproca e il giusto orientamento agli scopi comuni del gruppo. E merita un plauso la Ternana Calcio che ha capito tutto ciò e lo applica».

«Per noi come Ternana Calcio – ha dichiarato Antonio Palladinetti, direttore del settore giovanile rossoverde – è assolutamente importante porre attenzione principale nel mondo giovanile. All’interno di questo il ruolo degli allenatori riveste una figura fondamentale, per quello che è il rapporto quotidiani con gli atleti. Dopo la scuola, nel pomeriggio hanno noi come figure di riferimento. Da questa considerazione è partita l’idea di effettuare un corso di formazione legato al mondo della comunicazione. Abbiamo effettuato un percorso formativo molto soddisfacente e sono contento di aver accettato questa proposta e credo, considerando anche le 32 società che abbiamo affiliate, che questo progetto per la prossima stagione possa essere esteso ad altre realtà di questo settore».

Savino Tupputi e Matteo Rizzo, di The Coaching Way, insieme ad Antonio Palladinetti, direttore settore giovanile della Ternana Calcio

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