PERUGIA – «Una triste certezza accompagna l’esperienza di governo della giunta Romizi a Perugia: non lascerà nessun segno nella vita e nella storia di questa città, in particolar modo nel centro storico».
Ne è convinto Sauro Cristofani, segretario del Pd di Perugia, che lunedì mattina, insieme al gruppo consiliare, ha organizzato una conferenza stampa con all’oggetto lo stop decretato dall’amministrazione comunale a uno dei grandi progetti di recupero urbano per la città, quello relativo al teatro Turreno. «Non c’è solo disappunto da parte nostra – ha sottolineato – ma c’è grande preoccupazione di fronte alla notizia che il progetto di recupero dell’ex cinema Turreno è stato cestinato e i fondi dirottati altrove. Se si aggiunge a questa opzione la totale insipienza con cui si è condotta la ipotetica rigenerazione del mercato coperto e la ricorrente e annuale inaugurazione di San Francesco al Prato, senza che questo immobile possa essere effettivamente fruito dalla nostra comunità, siamo invece in presenza di una stagione che può essere solo sintetizzata con una parola: fallimento».
«L’elenco è davvero lungo – ha aggiunto Nicola Paciotti del gruppo Pd al Comune – e mette in discussione una delle parti più delicate e strategiche per il futuro della intera città, il suo centro storico. Lo spazio storico della città è un valore identitario per tutta la comunità, un contenitore per le attività economiche che ci vivono, l’area su cui si basa il maggiore attrattore turistico di Perugia: la sua dimensione culturale. Aver scelto di rinunciare al recupero del Turreno significa rinunciare a dare nuova linfa vitale a questi capisaldi della vita di Perugia. E per questo abbiamo presentato, con la capogruppo Sarah Bistocchi e tutto il gruppo consiliare, una interrogazione per avere spiegazioni». «I fondi dell’Agenda Urbana che la Regione aveva dato per il Turreno – ha spiegato Cristofani – la giunta Romizi ha deciso di dirottarli altrove, su interventi minori, una scelta che accompagna tutta l’esperienza del Comune di Perugia nell’attuazione dei progetti dell’Agenda Urbana. Per altro, negli anni Perugia si è distinta come il Comune che ha cambiato idea più spesso negli obiettivi da finanziare, e tra quelli con tasso di attuazione più basso, a testimonianza di una incapacità progettuale e gestionale, una inadeguata visione sia per quanto concerne lo sviluppo urbanistico e funzionale, sia per gli indirizzi di natura economica che garantiscano un contributo al suo sviluppo economico”. Ma c’è di più: “Il Comune di Perugia, per aggiungere danno alla beffa, non ha nemmeno aderito come tutti gli altri Comuni alla piattaforma digitale comune per l’implementazione della strategia smart city, fornita gratuitamente perché open source come da direttiva ministeriale; errore riconosciuto anche dall’attuale assessore regionale Fioroni». «In questi anni – ancora Cristofani – abbiamo assistito solo a fantasiose e pittoresche costruzioni verbali ma sul piano concreto nulla ha fatto un vero passo in avanti. Dagli Arconi al Turreno è lunga la strada della insipiente azione di governo della città. Sul recupero del Turreno si era creata una sintonia frutto di una azione popolare che aveva incontrato la disponibilità della Regione e di altre istituzioni come la Fondazione Cassa di Risparmio che oggi si trovano a dover prendere atto di una scelta incomprensibile e nei fatti a tutt’oggi irrimediabile. Si era invocata una progettualità architettonica di livello internazionale come compete ad uno spazio a cento metri dalla Fontana maggiore. Uno spazio che potesse dare respiro e modernità al consumo culturale delle nuove generazioni cercando soluzioni in grado di restituire a Perugia il suo ruolo nella cultura italiana e nella crescita civile di tutta la comunità. Non è stato così e il danno pare davvero irreparabile».
«Il Pd come sempre nella sua storia – parola di Cristofani – intende essere il partito degli interessi della città e si farà carico nei prossimi mesi di elaborare una propria proposta che vada nella direzione di dare risposte alle vere esigenze della città». Alla conferenza stampa era presente anche il segretario regionale Tommaso Bori, che ha annunciato un’interrogazione in Regione per avere chiarimenti sulla gestione dei fondi europei da parte dell’ente e notizie sulle tempistiche di attuazione.