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Sorpresa, l’Umbria è una regione del nord. Il Pil 2021 cresce al 7,1%, sui livelli top in Italia

L’Istat certifica che è la quinta regione italiana per crescita della ricchezza, con la Lombardia capolista. Oltre la media nazionale anche la crescita dei consumi delle famiglie e del reddito disponibile

m.brun.

PERUGIA – Sorpresa, l’Umbria è una regione del nord. Lo dice il risultato del Pil 2021, uno schioccante +7,1%. Fanno meglio solo la Lombardia (insieme con la Basilicata) al 7,7%, l’Emilia Romagna con il 7,5, il Veneto col 7,3. Il Piemonte è a pari merito con l’Umbria al 7.1. La media italiana è del 6,7%, ma il Centro Italia si ferma al +5,9.

I dati sono ufficiali e certificati dall’Istat che aggiunge anche come l’Umbria sia una regione del nord anche per i consumi delle famiglie, che qui sono aumentati, sempre nel 2021, del 5,6% contro una media del Centro Italia del 5% e con l’Italia che si ferma al 5,3%.
L’Umbria punta sempre a nord anche per il reddito disponibile: +4%. La media del Centro Italia è inferiore anche se di poco (3,9), ma la media italiana è ancora più bassa: 3,7%.
La indiscutibile vitalità dell’economia umbra nel 2021 ha portato a un ingresso effervescente anche nell’anno 2022 e non risulta, stando sempre alle proiezioni dei principali Istituti di ricerca, che abbia diminuito almeno fino a settembre la spinta propulsiva.
I segnali, che la giunta regionale accoglie con entusiasmo, in ogni caso devono essere considerati un buon viatico ora che si verso un 2023, previsto con turbolenze da inflazione, caro energia, conflitti internazionali.

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