PERUGIA – «C’è una mandria di cinghiali, guarda sono cinque. Ma come facciamo? Mica possiamo stare con i cinghiali davanti casa». La voce, tra lo spaventato e il nervoso, è di una donna che ha ripreso il gruppo di grossi cinghiali impegnato, di giorno, a pascolare nell’area verde difronte il suo garage.
In campagna? Macché. Lungo la strada vicinale della Pallotta, meno di due chilometri dal centro della città. Una scena che ha spaventato molto la residente, che ha fotografato i cinghiali anche di sera, dove magari sono più pericolosi se sbucano davanti all’improvviso, ma quell’avvistamento in piena luce è forse anche più inquietante. Segno che gli animali selvatici non hanno davvero più paura di nulla, non escono da fossi e piccole macchie cittadine solo la notte quando vanno in cerca di cibo, ma ormai si sono completamente abituati alla vita in città. Pronti a uscire in branco a qualsiasi ora del giorno.
E così, magari, a stare chiusi a cercare riparo adesso sono i residenti, come la donna che li ha ripresi, chiusa in auto con l’ansia di scendere dalla vettura per rientrare in casa propria.
Un incontro ravvicinato che è andato peggio anche al runner che mercoledì pomeriggio intorno alle 18 si è ritrovato un grosso cinghiale davanti mentre percorreva il circuito pedonale che dal percorso verde arriva fino a Centova. «Era un grosso esemplare – spiega a Umbria7 – ma credo non fosse solo. Ho avuto l’impressione che avanti ce ne fosse un altro insieme a un cucciolotto. Se ho avuto paura? Mi sono fermato, bloccato. Un blocco di marmo. Non avevo certo un’aria aggressiva, ma che ne so come poteva leggere la mia presenza lì? Mi sono pietrificato, se mi avesse caricato non avrei avuto certo scampo, a piedi, al buio e senza alcuna protezione possibile».


I cinghiali avvistati e fotografati alla Pallotta