di Redazione
TERNI – Un lavoro paziente che va avanti da giorni e senza troppi sbandieramenti. Sotto un fuoco incrociato, che da una parte vede le intemperanze verbali di Bandecchi e dall’altra chi nel centrodestra ha perso la pazienza e scalpita per rompere definitivamente con il presidente candidato a sindaco.
Forza Italia sta cercando di ricondurre Alternativa Popolare nella coalizione che cinque anni fa ha conquistato Palazzo Spada.
Il modello è quello del Lazio, dove Alternativa Popolare è entrata nelle liste che sostengono Gianni Rocca.
Non è un caso che lunedì il deputato di Terni Raffaele Nevi si sia affrettato a diffondere il dispaccio dell’Ansa che annunciava l’intesa siglata nella capitale. Nevi è uno di quelli che non ha mai interrotto il dialogo con Bandecchi e il suo entourage nell’ottica di dare risposte positive al Bandecchi imprenditore e di disinnescare la sua discesa nell’agone politico.
Un altro dialogante è il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti, che va d’accordo con l’avvocato Corridore. Il ragionamento di Forza Italia è lineare: «Sì ci uniamo anche con il movimento del presidente Rossoverde, alle elezioni di primavera diventiamo imbattibili, addirittura rischiamo la vittoria al primo turno».
Un’operazione comunque tutta da costruire a Terni e soprattutto a Roma, riattivando magari i vecchi legami che in passato hanno dato Bandecchi vicinissimo a Forza Italia a tal punto da vederlo candidato al Senato della Repubblica. Una ipotesi sfumata in dirittura d’arrivo, che ha generato delusione e tristezza in Bandecchi. Difficile dire se ora sia tutto superato e quali posano essere i termini di una nuova clamorosa intesa.
Tra i nodi da sciogliere, quello del sindaco: Bandecchi dirà sì ad una ricandidatura di Latini?
Il presidente ha sempre dato del “bravo ragazzo “ al sindaco uscente ma non ha mai nascosto la propria delusione per la poca energia messa in campo nel difendere (da Palazzo Donini) il progetto clinica stadio.