di Francesco Petrelli
TERNI – Giovedì mattina all’hotel Garden si è tenuto l’Energy workshop, un convegno d’informazione sull’energia rinnovabile insieme alla rivista espansione. Dopo i workshop a Prato e Matera nel segno dello sfruttamento dell’energia solare per produrre energia elettrica, è stata la volta di Terni.
Un’agenda 2030 molto ricca per RinaPrime azienda di value services con un obiettivo primario: un futuro sostenibile superando il caro energia. Molto partecipato il convegno con professionisti del settore, imprenditori e semplici cittadini. Presenti in sala il dott. Renato Bartolini, il dott. Rizzo, il dott. Campagna, il prefetto di Terni Bruno e il questore Failla. RinaPrime nasce come network ed è una joint ventures con nove sedi operative in tutt’Italia. Ha moderato il dott. Bisi e preso subito la parola il dott. Pinzoni di RinaPrime: «Il servizio dell’azienda nasce con il fotovoltaico per contrastare i continui aumenti dell’elettricità. L’azienda si rivolge alle grandi aziende, ai privati, alle PMI, ai fondi e soggetti finanziari e alle associazioni sportive. Un impianto fotovoltaico è una centrale elettrica che immette nel mercato energia, la differenza tra ieri ed oggi e che lo stato non può intervenire e le oscillazioni dei costi dell’energia sono a solo carico del proprietario. I servizi passano dal rifacimento, al pagamento dds, con un prezzo fisso e risparmi con l’impianto FV sia quando si tratta per l’acquisto di impianti o per gli affitti dei capannoni».
Ha poi preso la parola Matteo Zonca Brevi, business manager illustrando la burocrazia delle normative e le opportunità di business sostenibile. «In Italia ci sono quattro tipi di autorizzazioni con procedure ben definite – ha spiegato -. L’autorizzazione unica, la procedura abilitativa semplificata, la dichiarazione di inizio lavori asseverata fino alla comunicazione al comune. Per le superfici di interesse rientrano tutti i terreni superiori ad 1 ettaro e 10 ettari, senza vincoli paesaggistici escludendo i terreni con piante a tronco e ombreggianti. Sì ai terreni industriali, alle cave e alle discariche per lo sfruttamento fotovoltaico sempre salvaguardando le regole e i vincoli idrogeologici. Più potenzialità per ridurre i costi tra le comunità energetiche rinnovabili con tre versanti di indirizzo: il versante industriale, residenziale e la cabina primaria di trasformazione che può racchiudere migliaia di utenti passando dagli incentivi e consumo virtuale fino all’autoconsumo collettivo. Le procedure sono diversificate in base alle esigenze ed ad una connessione diretta per il controllo delle riduzioni di spesa calmierate. Gli aggiornamenti normativi per l’autoconsumo e per le comunità energetiche si riportano nel testo integrato dell’Arera del 27 dicembre 2022 con una differenziazione tra gli impianti utilizzati tra nord e sud in fatto di produzione con dimensionamento corretto e con l’eccedenza che viene messa in rete attraverso tetti di spesa vincolata. Più consumatori per valorizzare l’energia per una comunità energetica». Zonca Bravi ha concluso la sua esposizione «con una speranza per il futuro, decreto con sconti in bolletta sia per i privati che nel pubblico. Meno costi e più entrate incentivando il fotovoltaico».
Durante l’incontro la presidente della regione Donatella Tesei in video ha portato un saluto a tutti i presenti e ringraziando gli organizzatori ha dichiarato: «Infrastrutture e sostenibilità, la Regione è in prima linea nelle fonti rinnovabili per un sviluppo economico e per il sostegno alle imprese». L’incontro si è concluso con un confronto tra i presenti e domande ai relatori, una giornata di studio con un tema attuale per un futuro di sostenibilità e di risparmio in attesa di un processo normativo che sia semplificato.




