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«Il museo te lo spiego io»: al De Felice i bambini raccontano l’arte

Presentato al Caos un percorso di visita ideato insieme agli alunni della scuola primaria Aldo Moro

TERNI –  L’arte raccontata dai bambini. I quadri e le sculture esposte al museo viste con occhi nuovi. E’ stato inaugurato sabato 26 febbraio un percorso dedicato alle bambine e ai bambini all’interno del dell’Aurelio De Felice in collaborazione con la  scuola primaria Aldo Moro.

Il percorso, che resterà in via permanente all’interno del museo, è stato elaborato nell’ambito del progetto La Valle Incantata, di cui il Comune di Terni è capofila, ed è stato condotto dalle operatrici didattiche de Le Macchine Celibi, gestore del museo, coinvolgendo la classe  Quarta E della Scuola di Terni. I bambini, che nella mattinata di sabato hanno guidato gli adulti alla scoperta del museo, sono stati gli autori di una nuova “narrazione” delle opere d’arte. La loro attività – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – ha previsto la conoscenza della collezione del museo; l’ideazione di un originale racconto; la scrittura partecipata dei contenuti legati ad alcune opere d’arte. Sono stati quindi realizzati dei pannelli didattici “a misura di bambine e bambini” che, installati in via permanente, rappresentano ora un vero e proprio percorso nel percorso all’interno del Museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice. «Osservare un’opera d’arte diventa così l’occasione per conoscere un fiore che nasce in Valnerina, per giocare con indovinelli e filastrocche, per far affiorare domande sul cambiamento climatico e anche sulla guerra, per riflettere sul valore dell’accoglienza e sui legami, per far volare la fantasia in luoghi sconosciuti».

«Si tratta di un’iniziativa importante per introdurre i giovani al mondo dell’arte, con l’auspicio che per questi bambini possa essere solo l’inizio di un lungo e proficuo percorso», per l’assessore alla Cultura Maurizio Cecconelli.  «La grande partecipazione e l’entusiasmo che hanno caratterizzato questa inaugurazione – sottolinea Cecconelli – ci lasciano ben sperare. Finalmente le famiglie potranno visitare il museo senza privilegiare per forza il punto di vista degli adulti, a cui i piccoli generalmente si devono adeguare, ma potendo scegliere di mettere in gioco l’immaginazione in una scoperta condivisa. Davvero un bel traguardo per il nostro museo».

«Portare all’interno del museo i bambini, rendendoli protagonisti, è un’azione concreta necessaria a uno sviluppo culturale dedicato anche a loro», commenta la coordinatrice Chiara Ronchini.  «Il museo a misura di bambino – aggiunge Ronchini – è una realtà universale e, da oggi, anche il Museo De Felice avrà il suo percorso dedicato ai più piccini. Queste sono le azioni di cui siamo orgogliosi perché un Museo come questo che vuole essere partecipativo, inclusivo, digitale, dinamico e in movimento non poteva non partire da qui».

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