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Sole, pioggia… ma all’estremo occidente del Paese “bel tempo”

L’analisi di Angelo Drusiani

di Angelo Drusiani

È di pochi giorni fa, ma credo si ripeta spesso. Telegiornale lamenta l’assenza di pioggia, ma che strano, mi verrebbe da dire. Finite le notizie, si passa alle previsioni del tempo: nuvoloso di qua, nuvoloso di là, scarse possibilità di piogge, ma all’estremo occidente del Paese “bel tempo”.

Semplicemente perché, incredibile ma vero, splende il sole. Come da mesi, peraltro. Ora, io mi chiedo: ma il bel tempo non dovrebbe essere tale, se fornisce alla vita di zone del Pianeta, ma anche all’intero Pianeta stesso, le condizioni migliori per prosperare? E se non piove mai, ma ci si può abbronzare anche d’inverno, siamo sicuri di essere al cospetto del bel tempo? Certo, io sono di parte, perché vorrei piovesse non dico tutti i giorni, ma quasi. Pazienza, che altro potrei dire?

Siamo alla quasi vigilia della diciannovesima emissione di Btp Italia, il titolo di Stato, il valore delle cui cedole sarà superiore al dato minimo garantito, laddove il costo della vita aumenti sia in misura consistente, com’è accaduto nei mesi scorsi, sia in misura più contenuta, come dovrebbe verificarsi in prospettiva. Questa emissione con scadenza tra cinque anni è stata in parte accolta con scetticismo, perché si è diffusa la convinzione che le Banche Centrali, attraverso il rialzo dei tassi di riferimento, abbiano invertito la tendenza dell’inflazione stessa, in modo definitivo. Il livello del costo della vita non sale più, come nei mesi passati, ma alla fatidica soglia del 2%, valore a cui il citato tasso d’inflazione dovrebbe attestarsi e convivere con le economie mondiali, non si arriverà in tempi brevi. “Birra, e sai cosa bevi! Meditate gente, meditate!” 

Era il 1980 quando Renzo Arbore invitava gli italiani a fidarsi della bontà e genuinità di questa bevanda antica come la storia dell’uomo in una memorabile campagna pubblicitaria per AssoBirra entrata nella storia del costume italiano. Ora lo stesso invito va in parte rivolto a chi si affida a facili entusiasmi in campo finanziario. Non perché siano mutate le prospettive delle economie e dei mercati finanziari, ma perché la completa uscita dal tunnel, come spesso si suole dire, non è del tutto completata. Manca anche un tassello, certamente tutt’altro che secondario, la fine della guerra nell’estremo oriente europeo. Accanto alla possibilità che una parte importante della popolazione europea, soprattutto, sia in grado di mantenere, nei prossimi mesi, la propensione ai consumi, come negli anni passati. Sotto è riportato graficamente l’incerto incedere dell’indice statunitense, votato prevalentemente alla quotazione delle aziende tecnologiche: l’andamento del grafico stesso rappresenta bene, come nell’arco di un mese di scambi, l’umore muti con tanta rapidità.

Il tutto per dire che l’emissione del nuovo Btp Italia è ancora in linea con i tempi. Quasi sicuramente, negli ultimi anni in cui il titolo sarà ancora attivo, il livello delle cedole si attesterà al livello minimo che verrà comunicato, perché il tasso d’inflazione dovrebbe essere sensibilmente diminuito. Conclusione: sarà una proposta interessante e, come spesso capita, ci si dividerà tra chi lo conserverà in portafoglio fino alla scadenza, per beneficiare del premio fedeltà e chi, al contrario, lo venderà anzitempo, sfruttando eventuali rialzi del valore di scambio, rilevato a Piazza Affari.

Io non sono un appassionato di birra, per concludere. In compenso sono cresciuto a Coca Cola. Che non a tutti piace e che, in effetti, non ne ho bevuta a litri, ma con parsimonia. Naturalmente anche la bevanda americana è quotata nei listini d’oltre Atlantico. Perché ho riportato il grafico poco sopra? Per mostrare quanto l’incertezza abbia dominato gli affari conclusi a New York nell’arco del mese che si sta volgendo al termine, anche in questo settore produttivo.

Valutazione che riporta a quanto già ricordato per il novello BTP Italia. Non è uno “spot” a suo favore. Ma solo per ricordare che vi sono fasi del mercato che inducono all’ottimismo più sfrenato, altre di segno opposto. E per chi non dispone di una propensione al rischio anche di livello non molto alto, il “rifugio” nel comparto obbligazionario, BTP compresi naturalmente, rappresenta in ogni caso una strategia da non sottovalutare.

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