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Umbria 2022, culle ancora vuote (-7%) ma la regione torna attrattiva: i residenti aumentano di duemila unità (metà italiani metà stranieri)

La battaglia per contrastare l’inverno demografico. La presidente Tesei allunga l’elenco dei bonus possibili alle famiglie con figli

m.brun.

PERUGIA – Culle vuote: è ancora -7%. Ma l’Umbria è tornata attrattiva: sono 2000 in più residenti, metà italiani e metà extracomunitari che risultano residenti nella regione nel 2022, l’anno preso in considerazione. L’allarme “inverno demografico” resta un problema economico e insieme di tenuta sociale. Con un’ombra che si allunga sul futuro.

I numeri dell’Umbria 2022 hanno indotto la presidente della Regione, Donatella Tesei, a incrementare gli sforzi nella politica per la famiglia, che le sta molto a cuore.
E va ad aggiungere al bonus bebè anche un bonus neomamme (e si inserisce nel quadro di bonus riferiti alle famiglie con figli), con iniziative che sono benemerite vista l’emergenza, anche se necessariamente limitate come importo e come portata.
Per il bonus neomamme la cifra è di 1200 euro, vale per 5 anni. Ragionevolmente, come le altre misure al momento entrate nel bilancio regionale come bonus, finiranno per essere confermate.
Invertire il trend della denatalità è un impegno gravoso e deve durare negli anni. In una regione che invecchia sempre più e in Italia è seconda solo alla Liguria in questa classifica.
Se le culle restano vuote, anche se con qualche segnale di speranza qua e là, il trend dell’aumento dei residenti sembra destinato a durare. I duemila residenti in più che conta l’Umbria nel 2022 sono per la metà italiani e per il la metà extracomunitari, ovviamente in regola. Per entrambi i gruppi una scelta di vita.
Un approfondimento sui numeri dice anche che le famiglie extracomunitarie che si stabiliscono in Umbria acquisiscono gli identici comportamenti di quelle stanziali, anche in tema di natalità.

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