di Francesco Bircolotti
FOLIGNO(Perugia) – L’avevano promesso: «L’edizione del ventennale sarà la migliore di sempre. Aspettatevi grandi cose». E se il buongiorno si vede dal mattino, gli organizzatori del Montelago Celtic festival a quattro mesi e mezzo dall’evento hanno già fatto capire che le promesse non solo verranno mantenute, ma alla fine andranno anche oltre. Come “oltre” è il mondo magico che sull’altopiano di Colfiorito (poco conta se la location dal punto di vista geopolitico parla di Serravalle di Chienti in territorio marchigiano) il 3, 4 e 5 agosto pianterà le tende.
Nel vero senso della parola, tra un maxicampeggio che lo scorso anno ha costretto all’allargamento dei confini e le tante aree dove concerti, mercati, aree food & beverage, spazi ricreativi e rievocativi faranno da padrone. Non solo un evento musicale, Montelago 2023 sarà, migliorando la tradizione, molto di più. E l’attesa è alta.
Febbrile ed esaltante al tempo stesso. Il popolo di Montelago, come amano definirsi tutti coloro che almeno una volta nella vita si sono immersi nel “celtic world”, tramite i social del festival hanno appreso negli ultimi giorni tutte le migliorie logistiche e soprattutto la line-up prevista per l’edizione più incredibile di sempre. Tanto che in poche ore l’80% dei biglietti stanziati per il primo blocco di prevendite è stato polverizzato. Troppo attrattiva la 72 ore no-stop di eventi che prevede 28 concerti di fronte a un pubblico stimato in oltre 20.000 presenze.
La line-up, si diceva: già da giovedì 3 i concerti iniziano alle 15, aspettando la notte con l’apertura straordinaria del main stage dove arriva il folk medievale dei polacchi Percival, accompagnati da un’orchestra d’archi di 19 componenti, per far ascoltare l’acclamata sonorizzazione del videogame The Witcher: Wild Hunt. A seguire, per la prima volta a Montelago e prima di proseguire la sua tournée negli Stati Uniti, le sperimentazioni industrial metal del francese Igorrr. Poi, ad alternarsi i tedeschi Faun pronti a suonare strumenti come la nyckelharpa, ghironda, cornamusa, flauto, congegnando un elegante pagan-folk, e Lena Jonsson, una delle musiciste più visionarie della Svezia, vincitrice col suo trad bluegrass dello Swedish Grammy nel 2022.
Sabato si festeggia anche il trentennale della storica band celtic punk tedesca: i Fiddler’s Green. Sempre dalla Germania uno dei gruppi di punta del panorama folk mondiale, gli scatenati, oscuri Corvus Corax, che fra le mille cose hanno partecipato musicalmente alle riprese della serie Game of Thrones. Scozzesi sono gli An Dannsa Dub, esempio perfetto ed equilibrato di innovazione musicale dove combinano jigs and reel a una potente ritmica dub.
Ci avviciniamo alla world music più avanguardistica con i Violons Barbares, gruppo franco-mongolo-bulgaro che esplora dal folk al blues kazako, fino al rock elettrico. Da Lione i Celkilt, venerdì notte, seguitissimi oltralpe, così come i The Sidh, vecchia conoscenza crossover di Montelago, fra musica celtica ed elettronica. Previsti poi anche l’irish punk rock dolomitico dei The Rumpled, band che nel 2022 ha aperto i concerti di Vasco Rossi, e i bretoni Plantec, anche loro a celebrare il ventennale del gruppo elettro-folk.
Graditissimo il ritorno dei portoghesi Albaluna, che aprono la Notte Celtica del sabato con una produzione internazionale firmata Montelago Orchestra che sancirà il gemellaggio tra il Comune di Serravalle di Chienti e il Municipio di Torres Vedras, Portogallo.
I nomi che si esibiranno sono tanti: Massimo Giuntini & the Willos, Bardomagno, Rura, Gens d’Ys, Talamh, 50 Celt, Gangar, Daridel, Haegen e molti altri.
Tornando all’organizzazione, numerose le migliorie del mega-villaggio “nomade” che sono state apportate: nell’ordine, ristrutturazione aree docce con ombreggianti per gli attendenti; una nuova tensostruttura “chillout” con 360 mq di ombra aggiuntiva e una nuova area allestita per Jam Session; installazione di oltre cento rubinetti aggiuntivi per il lavaggio delle stoviglie; il potenziamento del numero di bagni chimici e di box doccia; il potenziamento delle squadre ambientali per la pulizia delle aree legate alla ristorazione e alla raccolta differenziata; ulteriori casette di erogazione di acqua potabile; uno stand di ferramenta adibito a supporto e riparazione per l’attività di campeggio. Insomma, una vera task force per rendere sempre più fruibile un festival di livello europeo.