R.P.
UMBERTIDE (Perugia) – Dolore misto a rabbia, pronti a diventare voglia di rinascere e di continuare a vivere guardando a un futuro che rimette la strada tutta in salita. Sono queste le sensazioni che si raccolgono parlando con gli abitanti di Pierantonio dopo le due forti scosse di terremoto che hanno sconvolto la vita degli abitanti del paese.
Nella frazione di Umbertide c’è Amid, un uomo di mezza età di origine marocchina da anni integratosi con la comunità pierantoniese e che abita lungo la via principale della frazione: «La mia casa è tutta rovinata. Dopo le scosse a terra sono caduti calcinacci e mattoni. Ho preso la mia famiglia e abbiamo dormito in macchina in un campo vicino casa. Questa è la natura, non possiamo farci nulla».
C’è chi ha fatto dei progetti e in un istante vede andare in rovina quello che aveva provato a realizzare per il proprio avvenire. È la storia di Giovanna, una giovane donna residente a Pierantonio insieme al un suo compagno. Da pochissimo tempo aveva anche avviato una attività commerciale insieme a un socio: «All’interno della tromba delle scale del palazzo – dice Giovanna – si sono create grandi crepe dopo la seconda scossa. Sono riuscita a godere per un anno di una casa nuova dopo tanto tempo e adesso non posso rientrarci perché ho paura».

Anche dal punto di vista dell’economia il sisma porterà i suoi strascichi e tutti gli interrogativi sulle preoccupazioni di domani si leggono negli occhi di Katia, titolare dell’omonimo bar presente da quasi trent’anni nel centro di Pierantonio. Racconta all’esterno del municipio mentre è in fila insieme a centinaia di persone per presentare domanda di sopralluogo: «È stato un dramma che ha coinvolto tutto il paese. Il mio bar è chiuso perché inagibile. Al suo interno ci sono crepe molto grandi, tutte le persone che abitano nel palazzo sono state evacuate e il comignolo presente sul tetto ha rischiato di crollare. Ho un’attività e la situazione è veramente complicata. Il mio bar ha ventinove anni e da poco avevamo fatto degli interventi di ristrutturazione. È una botta che non ci voleva».
Una delle attività economiche più vivaci del territorio umbertidese è quella degli agriturismi. Susanna è la titolare di una struttura ricettiva sulle colline tra Pierantonio e Pian d’Assino e non nasconde le difficoltà del momento: «Il mio agriturismo ha subito dei danni che dovranno essere quantificati. Sicuramente caleranno le prenotazioni e penso che a Pasqua rimarremo senza ospiti. Mi ricordo ciò che successe con il terremoto del 2016. L’agriturismo era pieno e in cinque minuti si è svuotato».