Redazione Terni
TERNI – Leonardo Latini si ricandida. Lo fa con un comunicato. L’effetto frantumazione che ha già fatto esplodere il campo largo del centrosinistra, ora contamina il centrodestra dove al momento si contano tre candidati: Masselli (FDI), Alessandrini (Lega) e ora Latini.
Il sindaco uscente nell’ultimo tavolo regionale si è visto scaricare anche dal suo partito, la Lega, che ha fatto il nome dell’ex senatrice Alessandrini, e ora risponde con la sua ricandidatura.
“Scendo in campo per un secondo mandato.
In queste settimane in cui il mio nome è rimbalzato ovunque accostato ad indici quasi borsistici in salita e discesa del tutto incuranti del sentire della città, ho ricevuto numerosi attestati di stima e incoraggiamenti, molti dei quali sono sfociati nella volontà di mettersi a disposizione in prima persona per sostenere un progetto di rilancio iniziato nel 2018. Attestati che mi incoraggiano e mi spingono a restare in campo mettendomi a disposizione della nostra città con la passione e spirito di dedizione che hanno contraddistinto il mio impegno in questi 5 anni in cui ho avuto l’onore di guidare Palazzo Spada.
Sono in campo perché c’è da proseguire un lavoro che in questi anni abbiamo portato avanti insieme alle forze politiche del centrodestra sia partitiche che civiche, alle donne e agli uomini che in Giunta ed in Consiglio comunale hanno indirizzato e supportato le scelte dell’amministrazione.
Sono in campo perché abbiamo raggiunto tanti risultati, nonostante le difficoltà di partenza che conoscevamo e quelle drammaticamente inaspettate che abbiamo incontrato durante questo tortuoso quanto affascinante cammino. Risultati che abbiamo ricordato, insieme, nella conferenza stampa di fine anno in cui è stato fatto un bilancio complessivo della prima esperienza di centrodestra del nuovo millennio a Terni, a venti anni di distanza dallo straordinario periodo del prof. Ciaurro”.
La mossa di Latini era nell’aria. Sabato mattina la riunione del tavolo regionale. Sabato pomeriggio il sindaco uscente ha riunito i fedelissimi a Palazzo Spada. Con lui la vicesindaca Salvati e gli assessori Ceccotti e Cini. Ancora prima un pranzo ristretto a Cospea che ha visto anche l’ex sindaco di Rieti Cicchetti.
Ora resta da capire come reagirà il resto della coalizione. Difficile pensare che Masselli e l’Alessandrini cedano facilmente le armi.
