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Elezioni a Umbertide: la sinistra bisticcia, la destra attende

Novità e scenari verso la corsa alle comunali di maggio passando per Perugia e Terni

R.P.

UMBERTIDE (Perugia) – Il terremoto di Pierantonio ha fermato la politica umbertidese ma a Perugia il lavoro dei vari partiti in vista delle amministrative continua.

A livello regionale si lavora alacremente per mantenere unita la coalizione progressista per cercare di riconquistare il fortino rosso per eccellenza dell’Umbria. Un unico grido echeggia ancora da novembre: unità. Già è tornato all’ovile l’ex sindaco Marco Locchi, che ha rinsaldato l’antico rapporto di acciaio con il suo nuovo-vecchio sodale Giampiero Giulietti sostenendo unitariamente la candidatura a sindaco del centrosinistra di Sauro Anniboletti.

Nel pomeriggio di lunedì 13 marzo arriva dalla segreteria regionale del Pd un comunicato breve ma abbastanza eloquente. Il titolo è fortissimo: “Chi divide in centrosinistra fa il gioco delle destre”.

Questo il testo: «Il 14 e il 15 maggio ad Umbertide si voterà per le elezioni amministrative. Il centrosinistra ha di fronte una sfida importantissima: tornare ad amministrare la città restituendole dignità ed autorevolezza che in questi anni sono andati perduti. Leggere ogni tanto sui social o sulla stampa di dirigenti, ex Pci, ex Pds, ex Ds, ex Pd, intenti ad animare liste civiche alternative al centrosinistra provoca certamente dispiacere e stupore. Non solo viene meno la lealtà verso la comunità politica alla quale si è appartenuto, ma viene meno quel senso di generosità che dovrebbe essere alla base di chi dalla politica ha tanto ricevuto. La sfida cruciale e chi, creando ulteriori divisioni, farà il gioco delle destre, se ne assumerà la piena responsabilità di fronte agli elettori e ai cittadini tutti. Resta l’impegno e l’invito da parte nostra e delle forze alternative alla destra per unire ed allargare il centrosinistra che si è ritrovato nel sostegno alla candidatura a sindaco del dottor Sauro Anniboletti».

Chi sarà questo misterioso esponente di lungo corso della sinistra? La risposta è semplicissima: si parla de “Il migliore” della Fratta, ovvero l’ex assessore regionale alla sanità Maurizio Rosi che figura come il maggiore sponsor della lista civica nuova di zecca Patto23.

Cosa farà ora il mitologico Maurizio? Obbedirà al partito e riporterà la sua creatura nel centrosinistra? Rinnegherà l’appello del Pd e farà continuare a correre da soli i “pattisti”?

Tra le malelingue c’è chi scommette che la nota della segretaria regionale dem una mossa per tenere a bada il vecchio leone. Rosi, comunque, non ha nessuna voglia di smettere di ruggire.
Chi invece ancora attende alla finestra è il Movimento 5 Stelle. Dal 2018 fino a oggi i pentastellati hanno creato un fronte comune di opposizione con le altre sigle di centrosinistra. A fine febbraio la sorpresa: tra le sigle che hanno sottoscritto la candidatura di Anniboletti c’erano tutti tranne i 5s che hanno preferito momentaneamente mettersi di lato.

Tre le ipotesi per M5S: o accordo di massima sulla figura di Anniboletti con il Pd e il resto del mondo progressista; o richiesta di primarie candidando in contrapposizione al medico in pensione una figura di bandiera; o corsa in solitaria con un nome di area.

Anche nel centrodestra ancora è tutto in gestazione. Il tavolo regionale non è ancora chiuso e la sintesi, attendendo le decisioni ternana che vedono in pole la figura del candidato di FdI Orlando Maselli, è ancora lontana da arrivare. Gli scenari restano ancora tutti aperti aspettando che nella Conca si smetta di bisticciare ma secondo i ben informati con tutta probabilità in sindaco uscente, il leghista Luca Carizia, non avrebbe alcun problema ad avere il placet degli alleati.

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