Redazione Terni
TERNI – Traballa e non poco il tavolo regionale di coalizione. Quello che doveva servire a coordinare le candidature alternative al centrodestra e che invece si ritrova a pelare la patata bollente di Terni.
Una patata così incandescente che rischia di fondere il tavolo e di far saltare le possibili intese sugli altri Comuni al voto: in primo luogo Umbertide e Corciano. Il comandante Kenny sabato mattina, anche nel nome dell’investitura di Articolo1 che ha citato l’antifascismo e Plaza de Mayo, è sceso in campo rompendo gli indugi. Con lui, in sala, c’era la quasi totalità del Pd ternano, ad iniziare dalla vecchia guardia rigorosamente over 70. Kenny non ha inteso aspettare il tavolo convocato per martedì. Il gruppo che lo sostiene (l’ex sindaco Paolo Raffaelli e il segretario comunale Pierluigi Spinelli) temevano che lo scorrere del tempo avrebbe potuto portare ad un’intesa sul candidato dei Cinque Stelle, l’anestesista Claudio Fiorelli. Il colpo di mano ternano può creare seri problemi per il centrosinistra sia ad Umbertide eche a Corciano. Nel primo caso il candidato del Pd è il medico in pensione Sauro Anniboletti. Il M5S che pure sembrava della partita, è rimasto alla finestra. Le trattative sono in corso e in parte passano per il tavolo regionale.
Situazione più complessa a Corciano, dove il candidato il Pd ha condiviso la candidatura di Lorenzo Pierotti, vicesindaco dell’uscente Betti che ha concluso i due mandati. Pierotti è del Terzo Polo, formazione che non vede di buon occhio i Cinque Stelle. Il centrodestra sembra invece unito su Alessia Minniti.
Il Dem regionali sono molto preoccupati, pessimi risultati alle amministrative di maggio – si vota anche a Trevi con Giuseppe Rosichetti alla ricerca della vittoria – sarebbero un brutto biglietto da vista per le regionali del 2024.