R.P.
PERUGIA – Un fibroma di tredici centimetri e una crescita dell’utero che occupava quasi interamente l’addome: la paziente 59enne affetta da fibromatosi uterina – patologia prevalentemente benigna –aveva bisogno di cure. E le cure a cui è stata sottoposta sono state di successo, effettuate dall’equipe della struttura complessa di ostetricia e ginecologia diretta dal dottor Saverio Arena.
L’utero ingrossato (venti centimetri di larghezza per un chilo e mezzo di peso), aveva comportato nella paziente disturbi urinari e intestinali tali da richiedere un intervento chirurgico per l’asportazione dell’organo.
L’equipe ha optato per un approccio chirurgico mininvasivo: «La particolarità di questo intervento è stata la modalità in laparoscopia su dimensioni considerate “proibitive” – spiega Arena – ed è stato effettuato praticando quattro piccoli accessi per consentire l’asportazione dell’utero, a vantaggio della paziente che è stata dimessa dopo appena 48 ore e con un decorso post operatorio più veloce».
Un intervento di alta specializzazione a cui hanno preso parte l’equipe medica composta da Saverio Arena, Claudia Giordano, Michele Palisciano, gli anestesisti Alessio Trabalza e Alessandro Agostinelli e gli infermieri di sala operatoria, Alessandro Zingarini e Vincenzo Rognini.
«Si tratta di un intervento che richiede un’equipe altamente preparata e specializzata non solo in sala operatoria –conclude il direttore di ostetricia– la gestione del paziente non finisce con l’intervento chirurgico, ma prosegue con l’assistenza in reparto, un momento importante per una più rapida ripresa post operatoria».

