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La ricandidatura di Latini svuota il consiglio comunale

Domenica il sindaco uscente decide di correre comunque.  Lunedì FdI, Lega, Fi e Terni Civica disertano l’aula

TERNI – A mettere in fila quello che viene dalla Conca si rimane un po’ con gli occhi sbarrati.  Sono mesi di tensioni, con un centrosinistra da settimane in frantumi e con divisioni che ora affiorano anche nel centrodestra. Su quest’ultimo versante l’accelerazione negli ultimi giorni.  Sabato mattina il tavolo regionale prende atto che non c’è più solo il nome del sindaco uscente Leonardo Latini, ma anche quello di Orlando Masselli di FdI. E se non bastasse c’è anche quello di Valeria Alessandrini, il nome che la Lega ipotizza fa per cercare di superare l’empasse  Latini. 

Domenica mattina il sindaco uscente esce con un comunicato che taglia i ponti politici con il tavolo che sta trattando, compresa la Lega. Dice io comunque mi candido. E lo fa a 24 ore dall’esame del consiglio comunale di due atti fondamentale come il documento di programmazione e il bilancio.  Lunedì arriva la risposta durissima dei gruppi di maggioranza. Non si presentano ad eccezione dei consiglieri Cozza, Pocaforza e Mecarelli. 

Al sindaco e ai suoi assessori della Lega che gli sono rimasti vicini non resta che assistere al numero legale che non c’è. Il braccio di ferro iniziato mesi fa prima tra il sindaco e il suo gruppo consigliare e poi con FdI trova un epilogo di quelli destinati a rimanere negli annali. Forse un po’ di sana politica avrebbe aiutato.

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