DI AR. SOR.
PERUGIA – L’area dell’ex Tabacchificio torna a vivere con gli spazi condivisi del progetto di Housing Social nel complesso delle Corti perugine, aperti non solo agli abitanti del complesso ma anche al quartiere e all’intera città.
Lo spazio living condiviso inaugurato nella mattina di lunedì 6 marzo ha una superficie complessiva di circa 225 metri quadri e si trova al piano terra dell’edificio 4 del complesso. «Si tratta di un luogo funzionale all’incontro, allo scambio, alla circolazione di nuove idee, all’acquisizione di competenze per mezzo delle giuste professionalità – ha detto il sindaco di Perugia Andrea Romizi – Un luogo in cui dare vita a processi di contaminazione e supporto reciproco, uno spazio informale dedicato agli interessi aggregativi, culturali e sociali, che facilita gli incontri e le relazioni tra gruppi e la collaborazione con le istituzioni». Il progetto di Housing Sociale delle Corti Perugine offre un totale di 171 appartamenti in classe energetica A di varie dimensioni, di cui al momento ne risultano completati 89. Quelli destinati a essere affittati (senza patto di futura vendita) sono già stati dati in locazione. «Lo scorso 25 febbraio – spiega Roberta Conditi della Fondazione Housing Sociale di Milano, ha preso il via il laboratorio “Casa nuova, vita nuova: progettiamo le attività collaborative”, tappa del percorso di start up di comunità. Gli abitanti del complesso hanno ragionato insieme, tra vicini di casa, sulle prime attività collaborative da avviare e sperimentare confrontandosi su quattro temi: cibo, cura dei bambini, socialità e tempo libero, attività quotidiane». La creazione di questi spazi a servizio del cittadino ha attirato l’interesse dell’Usl Umbria 1 per l’allestimento di servizi sanitari di prossimità.

«L’intenzione di Prelios – si legge nel post Facebook del sindaco Romizi – è quella di riprendere i lavori finalizzati al completamento dell’area entro un mese e mezzo al fine di rendere fruibile l’intero comparto adibito ad housing sociale». All’inaugurazione era presente la vicepresidente dell’assemblea legislativa della Regione Umbria, Paola Fioroni, il direttore generale della Fondazione Perugia, Fabrizio Stazi, il direttore del Distretto del Perugino dell’Usl Umbria 1, Alfredo Notargiacomo, il senior vice president Fund Management Public Sector & Social Housing Prelios SGR Spa, Armando Ricca, il rappresentante del Consorzio Abn Roberto Bonifazi, il project manager fondazione Housing Sociale Roberta Conditi. Per il Comune di Perugia l’assessore Edi Cicchi e l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia, che ha così commentato: «Si tratta di un passo importante per la realizzazione di una comunità che si sta creando in questo nuovo comparto: rigenerare un quartiere significa lavorare su un tessuto sociale e intessere relazioni che vanno a far vivere un determinato quartiere. In questo caso prevede uno specifico intervento in favore di questa visione per promuovere le relazioni tra chi vive questo spazio e lo andrà ad abitare nel futuro per immaginare servizi ausiliari al vivere che in questo momento risultano importanti. La creazione di una comunità viva e fiorente rende uno spazio abitabile, vivo e sicuro e contribuisce a cambiare questa parte della città».
