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«Sanità pubblica allo sbando?» L’Usl 2 spedisce le accuse al mittente

La direzione dell’azienda risponde alle dichiarazioni dei rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil

TERNI –  «La Direzione Strategica ritiene doverosa una risposta, necessariamente articolata, alle ingiuste accuse diffuse a mezzo stampa da tre rappresentanti aziendali di Cgil, Cisl e Uil». Inizia così la lunga nota dell’Usl Umbria 2 . Che ferma alcuni passaggi:  «Da novembre 2022 ad oggi sono stati effettuati 7 incontri con le organizzazioni sindacali (14 e 24 novembre; il 15, 20 e 30 dicembre: il 31 gennaio e 2 febbraio), per discutere l’applicazione del contratto di lavoro. La direzione facendosi interprete delle esigenze istituzionali e dei lavoratori, ha convocato anche un incontro con sindacati e Rsu  per esaminare il regolamento per l’attribuzione degli incarichi di responsabilità del personale.  Quindi  quali sono le ragioni alla base di questo attacco duro e immotivato? Come mai non si riconosce oggi tutto il lavoro svolto in questi anni ? Perché ci si dimentica che il Piano Sanitario Regionale, in bozza e in discussione nella quarta commissione consiliare, non è ancora legge e non è pertanto esecutivo? E perché non sono degni di menzione gli sforzi straordinari dell’Azienda per assicurare, anche nel periodo buio dell’emergenza pandemica, le necessarie risorse per garantire la funzionalità dei servizi attraverso le stabilizzazioni, il concorso degli infermieri, le assunzioni straordinarie, anche a tempo determinato, per le sostituzioni per gravidanza o malattia? Corrisponde infine al vero questa sbandierata volontà delle organizzazioni sindacali orientata alla definizione di un nuovo e moderno modello organizzativo o siamo di fronte, viceversa, al tentativo di tenere tutto congelato e conservare quindi l’esistente?»

Poi ancora, la Usl2: «Relativamente a due annose problematiche quali il riconoscimento dei minuti per la vestizione e la svestizione del personale sanitario, va sottolineato come questa azienda sanitaria abbia sottoscritto due accordi in data 9 dicembre 2021 che hanno definito le due questioni». E l’avvertimento: «Non va sottaciuto come Cgil Cisl Uil, relativamente all’accordo sottoscritto per le progressioni economiche orizzontali, abbiano citato in giudizio la Usl Umbria 2 per condotta antisindacale salvo poi ricredersi. Ritirando il ricorso. Che dire? Ai posteri l’ardua sentenza. Nonostante tutto questo la Direzione aziendale ha proseguito il suo percorso di confronto aperto, democratico e trasparente per tutelare gli interessi dei lavoratori e mantenere un clima lavorativo favorevole testimoniato da sette incontri promossi in tre mesi e mezzo».

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