PERUGIA – Si sta svolgendo a Gualdo Tadino e di Valfabbrica l’esercitazione finale dell’azione comunitaria di innovazione “Strategy”, nel corso della quale sarà dimostrato il funzionamento di 12 nuovi standard europei elaborati durante il progetto, e con lo scopo di facilitare la gestione delle emergenze, nello specifico per le fasi di pianificazione, preparazione e risposta operativa.
All’esercitazione, coordinata e organizzata dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, stanno partecipando rappresentanti dei 23 partner, provenienti da 16 paesi dell’Unione Europea, la Prefettura di Perugia e le autorità di Protezione Civile della Regione Umbria. Nello specifico il 30 marzo sono state previste manovre operative sul campo nell’area dello stadio comunale di Valfabbrica, dove è stato testato lo standard dedicato alla risposta a maxi emergenze con alto numero di vittime unitamente allo standard per la condivisione di allerte sui social media, e a Gualdo Tadino verrà messo alla prova uno standard mirato a facilitare lo scambio dei piani di emergenza, un altro rivolto al coordinamento della risposta agli incendi boschivi ed infine verrà testato uno standard mirato ad assicurare la continuità della catena delle prove registrate con supporto digitale in contesti NBCR (Nucleare Biologico Chimico Radiologico).
Nel programma anche un meeting tra i vertici del Corpo nazionale con la partecipazione del sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, del capo Dipartimento Laura Lega, del capo del Corpo Parisi, del Direttore Centrale Stefano Marsella e del Direttore regionale per l’Umbria Francesco Notaro.
LA DICHIARAZIONE
«L’esercitazione che si è svolta oggi in Umbria, a Gualdo Tadino e a Valfabbrica, è parte culminante del progetto europeo STRATEGY, organizzato e coordinato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco italiani e prevede la messa a punto di standard nel settore dell’emergenza a livello europeo – ha affermato il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco -. L’utilizzo di linguaggi e codici uniformi facilita l’impiego di procedure e sistemi innovativi in diversi settori del soccorso pubblico: la disomogenea architettura istituzionale impedisce lo scambio di informazioni tra Paesi. All’esercitazione, coordinata dai Vigili del Fuoco, ha preso parte anche la Polizia di Stato per l’utilizzo di procedure digitali condivise proprio nelle operazioni di tracciamento delle vittime. Il progetto – che vede la partecipazione dei rappresentanti di 16 Stati Ue, della Prefettura di Perugia, della Protezione Civile della Regione Umbria, dell’Arma dei Carabinieri, della Croce Rossa Italiana, del 118 e dei Comuni di Gualdo Tadino e di Valfabbrica- si inserisce, quindi, nel campo dell’innovazione tecnologica applicata all’emergenza. In particolare, l’esercitazione ha testato sul campo il concreto funzionamento degli standard condivisi. Ancora una volta viene dimostrata la professionalità di tutti gli operatori italiani facendo dell’Italia un punto di riferimento internazionale in materia di soccorsi».




