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Ecco chi sta facendo il Perugino più bello che mai

Art Bonus, generosi mecenati e la statua del 1923. Romizi: «Un progetto davvero sentito dalla nostra comunità» | LE FOTO

PERUGIA – Il Perugino più bello che mai. È infatti in pieno svolgimento l’intervento di restauro del monumento a Pietro Vannucci, installato all’interno dei Giardini Carducci.

Per fare il punto sui lavori, finanziati dall’azienda Diva International srl nell’ambito della campagna Art Bonus per un importo di circa 40mila euro, si è svolto mercoledì mattina un incontro cui hanno partecipato il sindaco Andrea Romizi con Letizia Cocchioni (Marketing and Communication Manager di Diva International) e Maria Chiara Cocchioni (vice presidente Diva Holding), la restauratrice Silvia Mossuto, il dirigente comunale Fabio Zepparelli, i tecnici comunali Stefano Barcaccia e Fabio Fantucci, lo staff Art Bonus Perugia guidato da Simona Cortona. Presente anche la consulente di Fattoria Creativa, agenzia di comunicazione che segue Diva International Maurita Passaquieti.

Il monumento a Pietro Vannucci, detto Il Perugino è stato inaugurato nel 1923 ed è opera di Enrico Quattrini. Originariamente era ubicato in piazza della Repubblica e poi fu “traslato” nella sede attuale dei Giardini Carducci.
L’artista è raffigurato appoggiato a uno sgabello con lo sguardo rivolto in direzione di Città della Pieve, sua città natale, con ai piedi della statua una figura alata che rappresenta la pittura.
Come spiega una nota di palazzo dei Priori, i materiali costitutivi sono due: la parte superiore e inferiore del basamento e degli scalini è in pietra calcarea, mentre il metallo in lega di rame appartenente ai due personaggi e alle lastre che rivestono il basamento è bronzo. Prima dell’intervento di restauro, tutte le parti del monumento risultavano alterate da diverse tipologie di degrado dovute al all’esposizione all’aperto di quasi cento anni.
Per quanto riguarda le parti lapidee erano visibili in maniera diffusa attacchi biologici di diverse tipologie causati nel tempo da pioggia ed esposizione solare prolungata.

Al di sotto delle parti aggettanti in bronzo erano visibili zone verdi causate dal percolamento delle ossidazioni del bronzo soprastante che ha macchiato in verde chiaro e azzurro la pietra. Incrostazioni spesse di colore grigio antracite e grigio chiaro, dovute probabilmente all’inquinamento, si sono formate in alcune zone. In molti punti la pietra presentava esfoliazioni e perdite di diverse dimensioni dovute allo sfaldamento e all’erosione della pietra stessa. Erano visibili interventi precedenti di integrazioni formali con stucchi e cementi, graffi e scritte vandaliche.
Tutte le parti bronzee erano coperte da depositi superficiali incoerenti (polveri, particellato atmosferico, foglie, ragnatele) e, localmente, da strati coerenti (incrostazioni terrose e calcaree) che impediscono la completa lettura dell’opera e aumentano il degrado.

L’INTERVENTO DI RESTAURO

Essendo impossibile impedire totalmente il degrado dei monumenti esposti all’aperto l’intervento di restauro si pone l’obiettivo di rallentare tale processo salvaguardandolo dai fattori che concorrono ad aumentarne la velocità, prevedendo sistemi di stabilizzazione della corrosione e studiando un apposito sistema di protezione dagli agenti atmosferici.
Pertanto viene impostato innanzitutto un intervento di restauro che miri al miglioramento delle generali condizioni conservative di tutti gli elementi con un’attenta pulitura.
La stabilizzazione chimica della corrosione e di conseguenza la diminuzione del degrado chimico sarà l’obiettivo primario nella scelta di un sistema inibitivo valido per questo tipo di bronzo, e di un biocida che eliminerà l’attacco biologico della pietra.

«È stato bellissimo ed emozionante – ha dichiarato il sindaco Andrea Romizi – oggi apprezzare da vicino il grande lavoro di restauro di cui la statua dedicata al Perugino. Si tratta di un progetto molto sentito dalla nostra comunità che dimostra e racconta il grande affetto e l’attaccamento attivo e costruttivo che i cittadini nutrono per lo straordinario patrimonio artistico di Perugia».
I dati aggiornati sulla campagna Art bonus attestano che ad oggi sono stati finanziati 32 interventi su altrettanti beni, di cui 30 restaurati e due in corso, 547 sono i mecenati, mentre le somme donate ammontano a oltre 2,1 milioni.

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