TERNI – Il voto positivo al bilancio dal centrodestra arriva. Ma in quel momento non c’è il sindaco uscente Leonardo Latini.
La seduta del consiglio comunale di giovedì pomeriggio, quella della votazione dello strumento finanziario fondamentale, è un po’ la sintesi di quanto accaduto negli ultimi giorni. La coalizione che ha governato per cinque anni Terni, aveva accantonato il bilancio. Nelle scorse settimane era troppo presa dalla guerra di successione a Latini. Ora lo approva. Ora ritrova l’unità. Ma non Latini, ormai fuori dalla corsa elettorale e guarda caso anche dall’aula intenta al voto: 18 i sì, 10 i no, 2 i voti non espressi, 3 gli assenti.
In aula il protagonista è Orlando Masselli. Non solo perché lui è l’assessore che illustra l’atto.
È lui anche l’obiettivo degli attacchi delle opposizioni che dalla mattina, dalla approvazione del documento di programmazione, picchiano su di lui.
È lui, ora, il capitano del centrodestra. Ma è anche lui “l’accoltellatore” di Latini.
Opposizioni scatenate quando in mattinata la diretta streaming aveva rilanciato l’applauso che il centrodestra aveva voluto comunque tributare al sindaco uscente.
Un atto di ipocrisia – per le minoranze. Un atto di vicinanza – secondo i consiglieri di maggioranza.
Nella mattina di giovedì 6 aprile tutti sono rimasti colpiti dalla autentica commozione del sindaco Latini e della vicesindaca Benedetta Salvati che ha illustrato il documento di programmazione mettendo in risalto tutto il lavoro fatto nei cinque anni.


