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Una piazza e 1300 uova sode: spettacolo e tradizione a Pietralunga per la “Tocciata” di Pasqua

A vincere l’edizione 2023 è stato Alessandro Tassi

PIETRALUNGA (Perugia) –Da secoli è il giorno per eccellenza del borgo e nemmeno quest’anno l’appuntamento è saltato. A Pietralunga nella mattina di Pasqua si è rinnovata la magia secolare della “Tocciata”, gioco popolare unico in Italia nel suo genere dove a farla da padrone sono le uno dei cibi della tradizione, le uova sode.                                                                  

Puntuale ormai da secoli, la “Tocciata” si è ripetuta in pieno centro, nella suggestiva piazza Fiorucci all’ombra della Torre longobarda. Il gioco, che non è fermato nemmeno durante i periodi bellici, consiste nel portare a casa il maggior numero di uova intatte.

Come funziona la “Tocciata”? Per ogni turno, si dispongono in cerchio 10 giocatori e 20 uova sode. Per ogni tornata (nota come batteria) si dispongono in cerchio 10 giocatori e 20 uova sode. Si fa quindi la conta per chi dovrà scegliere il primo uovo, poi con in mano un uovo sodo a turno si picchia sull’uovo dell’avversario. Il giocatore che rimane con l’uovo intatto continua il giro, l’altro viene eliminato.

In passato il gioco consisteva nel portare a casa il maggior numero di uova, che tutt’ora riempiono le tasche dei partecipanti, mentre adesso viene assegnato un premio simbolico.

Per realizzare la “Tocciata” vengono bollite 1300 uova di cui ne rimangono integre per il gioco circa 1200, si fanno una cinquantina di tornate dalle 10 della mattina fino a mezzogiorno, quando scocca l’ora della finale. Il grande cerchio della finale comprende tutti i vincitori delle singole tornate effettuate, nello specifico una cinquantina di persone. Chi vince l’ultimo giro ha in premio un bel numero di uova e un cesto con prodotti tipici del territorio.

Un gioco per grandi e piccini, pensato proprio per loro per far divertire i più piccoli e coinvolgerli nei preparativi della festa.

L’importante quindi è partecipare e divertirsi ma un vincitore ci deve pur essere e per questa edizione come decretato dal sindaco di Pietralunga Mirko Ceci, a salire sul gradino più alto del podio è stato Alessandro Tassi, che ha ricevuto in premio un cesto di prelibatezze agroalimentari offerto da Gianluca Ortali, in rappresentanza della plurisecolare azienda di famiglia. Fra i partecipanti anche turisti e volti noti che si sono immersi nella unica e suggestiva manifestazione simbolo della Pasqua pietralunghese.

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